Le nostre PAGELLE: Marì affonda, Fagioli passeggia. Mandragora l'unico che sembra tenerci sul serio

De Gea: 5,5 Per 45 minuti ha il tempo di guardare le bellezze che offre la laguna di Venezia. Lo stesso destino gli sarebbe toccato in sorte anche nella ripresa se la retroguardia gigliata non avesse aperto autostrade per l'inserimento di Candè. Forse ci si poteva aspettare una sua uscita sulla palla morbida (e lenta) messa per Oristanio sul raddoppio.
Pongracic: 5 Esordisce facendosi saltare facile da Busio, ma rimediando andando a chiudere sullo scarico del giocatore in area. Lascia Oristanio pascolare indisturbato nell'area viola in occasione del raddoppio. Fagioli poi completa l'opera. Dà idea di essere spesso svagato. Colpani: SV.
Pablo Marì: 4,5 Morbido e con la testa retratta a mo' di tartaruga sull'inserimento di Candé che magicamente si ritrova da solo davanti a De Gea e con la possibilità di scaraventare in porta tutta la sua rabbia. Saltato da Yeboah in velocità, il Venezia sfiora la terza rete.
Ranieri: 6 Fa tutto bene al 69', inserimento, controllo e tiro di sinistro. Radu trova la deviazione della vita col piede e palla sul palo. Sul contropiede successivo segna il Venezia: apoteosi davvero. Dietro meno spaesato rispetto ai compagni di reparto.
Dodo: 5 Una Fiorentina senza idee finisce sempre per appoggiarsi al proprio esterno destro. Però il brasiliano non ha il suo piedino registrato e finisce per mettere palle dentro tutte fuori giri, o ribattute. A questo ci aggiunge un'ammonizione stupida che più stupida non si può.
Richardson: 5 Compassato, spaesato, offuscato, l'elenco di aggettivi di questo tipo potrebbero continuare quasi all'infinito. Adli: 5,5 Prova a dare un palleggio alla squadra, a creare un abbozzo di manovra. Ma sul secondo gol dei veneti si fa saltare dall'avversario diretto e gli consente il cross per Oristanio.
Mandragora: 6,5 Sembra senza speranze a terra, già fermato dalla difesa avversaria. E invece al 77' trova un gol capolavoro. Onestamente l'unico gesto tencico di un giocatore viola che valga la pena di essere sottolineato. L'unico che dà almeno l'impressione di tenerci.
Fagioli: 5 Mira l'angolo con l'interno destro, però vede Radu distendersi sulla sua sinistra per mettere il pallone in angolo. E' il primo e unico sussulto della gara che arriva al 27'. Prova goffamente a contrastare Oristanio sul raddoppio del Venezia. Passeggia in campo e sembra che debba farci un favore.
Gosens: 5,5 Impegno confermato efficacia minima. Talvolta capita anche ai migliori una serata tutt'altro che esaltante. Parisi: SV.
Ndour: 5 La giocata che non ti aspetti nel primo tempo, la tira fuori lui, con un destro forte che va a lambire il palo di sinistra della porta di Radu. Un improvviso lampo in mezzo al torpore, generale e personale. Folorunsho: 6 Entra e fa un velo intelligente per l'inserimento di Ranieri che poi coglie il palo. Riesce a dare quell'agonismo e quella spinta che l'ex Psg non ha nemmeno per sbaglio.
Beltran: 5 Il suo ‘furto’ al limite dell'area mette in condizioni Fagioli di poter far male agli avversari. Aggiungiamoci una girata lenta e alta e così si può riassumere il ‘meglio’ dell'argentino. Ovviamente Kean è distante mille miglia da quanto offerto dall'argentino.
Palladino: 4 Voleva che la Fiorentina reagisse al meglio all'eliminazione dalla Conference League e chiedeva nove punti in tre partite alla squadra. Parole, la prova del campo è stata impietosa. 70 minuti di nulla e una parte finale giocata sulla spinta della disperazione. Niente di quello che doveva avere una formazione in lotta per un obiettivo importante.