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Dell'Olio Fiorentina

Lo diciamo e lo scriviamo da tempo: salvo clamorose sorprese, Pioli dovrebbe essere il nuovo allenatore della Fiorentina. Da tempo si lavora su questo nome e un'intesa di massima c'è già stata. Solo la possibile chiamata della Nazionale, dopo l'esonero di Spalletti, potrebbe cambiare davvero le carte in tavola. Vedremo. 

Occorre ancora pazienza, ma questo tempo di attesa, che era necessario, adesso rischia di diventare un boomerang per i viola. La Fiorentina continua a dirsi ottimista sull'arrivo del buon Stefano e ci auguriamo ovviamente che sia così, altrimenti sarebbero guai seri.

Un tecnico pronto 

Se così andrà la Fiorentina potrà dire, per la prima volta, di aver scelto un tecnico 'già fatto', importante, con un contratto da tre milioni a stagione. Roba di livello insomma, come importante è stato il rinnovo fatto a De Gea. Insomma, i primi passi andrebbero verso una direzione quantomeno rassicurante. 

E sarebbe messa meglio in questo senso di Juventus ed Inter

La Fiorentina potrebbe aver scelto, sulla carta, un tecnico migliore rispetto a quello dell'Inter e della Juventus, tanto per fare due nomi. Società più importanti dei viola ma rimaste questa volta con il cerino in mano, dimostrando che il calcio di oggi è sempre più difficile e complicato, anche per le big. 

Un mercato stravolto

Il mercato degli allenatori è diventato (all'apparenza) più importante di quello dei calciatori. Inzaghi che se ne va e che prenderà 25 milioni di euro a stagione (avete capito bene), diventando l'allenatore più pagato al mondo ne è la dimostrazione. Soltanto una manciata di anni fa i tecnici guadagnavano meno dei propri calciatori, molto meno. Oggi si è capovolto tutto. L'allenatore è diventato l'uomo da copertina. Chissà cosa direbbe adesso il buon Aldo Agroppi, che ha sempre sostenuto che la differenza la fanno i calciatori, il campo, non chi è in panchina. Concetto ribadito anche dal grande Roberto Baggio pochi giorni fa: "Ricordiamoci sempre - ha detto - che il calcio lo fanno i calciatori". Giusto ridirlo, perché oggi un po' tutti sembrano essersene dimenticati. 

Però questi giochini estivi, queste domande da ombrellone, ci fanno sempre divertire e dividere. Ad esempio: la Fiorentina di quest'anno, con Antonio Conte in panchina, ad esempio dove sarebbe arrivata? Avrebbe lottato per vincere lo scudetto? Si sarebbe piazzata in zona Champions? Sarebbe arrivata sesta come quella di Palladino? Oppure: Conte avrebbe salvato il Venezia o l'Empoli? Palladino alla Juventus avrebbe fatto meglio di Thiago Motta? Chissà. Intanto sarebbe bello prendersi Pioli, un tecnico in questo momento da prima fascia, che ha tutto per provare a fare qualcosa di importante a Firenze. 

Un allenatore che, sicuramente, avrà manifestato richieste: sia tecniche che economiche e che, se messo sotto contratto, ci regala un nuovo manifesto d'intenti, un progetto finalmente a lungo termine. Non più un emergente, con i suoi alti e bassi, da aspettare. Se la Nazionale non piomberà davvero su di lui, arriverà. Altrimenti… sullo sfondo restano tutti gli altri come Thiago Motta, il solito De Rossi, ma soprattutto l'ennesimo piano B o C. Speriamo che questa volta non ci sia bisogno di tutto questo.

Quell'inserimento su Pioli che lascia tranquillo Pradè. Intanto i tifosi gli chiedono di virare su un altro obiettivo...
Una trattativa complessa quella tra la Fiorentina e Stefano Pioli per sua natura e che favorisce anche temporanei inseri...

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