Un rigore impossibile da non vedere e una pessima gestione dei cartellini. A Marcenaro manca personalità e i tempi biblici del VAR non aiutano
Quella di ieri è stata una serataccia per la Fiorentina, ma non solo. Protagonista in negativo della partita tra i viola e l'Udinese è stato anche l'arbitro Matteo Marcenaro, che apre la sua prestazione non fischiando in diretta un calcio di rigore semplicemente netto a Riccardo Sottil. Il VAR lo salva, ma la Fiorentina ne esce con un ammonizione in più al suo attaccante (per le comprensibili proteste) e una in meno per Kristensen, autore del fallo.
A proposito di check, ce n'è un altro nel primo tempo stavolta per un presunto rigore in favore dell'Udinese. Ranieri la prende di spalla, Gosens con la nuca e sembra evidente a tutti, eppure a Lissone ci mettono una vita prima di consentire la ripresa del gioco.
Regolari invece i due gol dell'Udinese: sull'errore di Ranieri lo stop di Ekkelenkamp è col petto prima dell'assist a Lucca, mentre sul gol di Thauvin ci sono Lucca ed Ehzibue in fuorigioco geografico, ma nessuno dei due interferisce con De Gea.
Pessima, tuttavia, la gestione dei cartellini da parte di Marcenaro. Ne manca uno ad Adli per un pestone nel primo tempo e quelli per i giocatori dell'Udinese, Ehzibue e Zemura su tutti, arrivano in netto ritardo. Una direzione davvero confusionaria e di poca personalità per l'arbitro di Genova, impassibile anche di fronte alla perdite di tempo (talvolta eclatanti) dei giocatori dell'Udinese. Non la miglior prestazione in vista della Supercoppa Italiana.