Parola data e promessa mantenuta: Pioli-Fiorentina, è fatta. Adesso è solo questione di attesa, ma perché? Come funzionano i regimi tributari

Il prossimo allenatore della Fiorentina sarà Stefano Pioli: su questo non ci sono più dubbi. Per questo l'ipotesi Nazionale è sfumata sul nascere, motivata anche dal suo affetto calcistico nei confronti di Firenze. Il tecnico firmerà un contratto triennale con il club viola, che però deve attendere ancora almeno due settimane prima di formalizzare il suo arrivo. I motivi sono legati a questioni fiscali che lo legano ancora all'Arabia Saudita fino al 2 luglio. Perché?
Tutta questione di regimi tributari, come puntualizza La Gazzetta dello Sport. C'è una questione uguale sia in Italia che in Arabia Saudita: per essere considerato residente di un Paese, in un anno fiscale si deve trascorrere lì almeno 183 giorni. Lo stipendio che l'Al-Nassr ha offerto a Pioli è di 12 milioni di euro nell'arco di una stagione, stipendio esentasse perché in Arabia non sono tassati i redditi personali. A patto che che si risieda nel territorio, appunto, per almeno 183 giorni.
Ci sono dunque due ipotesi. Pioli risiede in Arabia fino al 2 luglio: si prende la metà di una stagione (6 milioni di stipendio netto) con zero imposte. Pioli torna in Italia prima del 3 luglio: ai 6 milioni prestabiliti si aggiunge un 45% di contributi da pagare con tassazione italiana, rendendo lo stipendio netto percepito di poco più di 3 milioni di euro.