"La Fiorentina è una squadra a misura di Bonaventura. E' un giocatore polivalente, può dare molto ai viola"

Questo pomeriggio a Radio Bruno è intervenuto Antonio Bongiorni, allenatore dei settori giovani che fu il primo a scoprire il talento di Giacomo Bonaventura, centrocampista molto vicino alla Fiorentina di Beppe Iachini. Ha avuto l'opportunità per "raccontare" da vicino che persona è il giocatore, e di quando per la prima volta lo incontrò su un campo di calcio. Queste le sue parole: "Sono veramente contento che Bonaventura approdi alla Fiorentina, i viola sono una squadra a misura di Jack. Può dare un grande contributo allo spogliatoio per riportare i viola tra le sette sorelle, verrà sicuramente apprezzato. Con giocatori di questo livello, di questa classe, la Fiorentina tornerà ad essere una squadra molto rispettata. Qual'è il suo Ruolo? Fin da ragazzino si è dimostrato un calciatore polivalente. É in grado di giocare esterno, di fare l’interno o il trequartista. Quest’ultimo credo che sia il suo ruolo ideale perché ha i tempi giusti per andare alla conclusione spalleggiato da una punta fisica. l Milan non riusciva a capire quali fossero le strategie della società, l’importante ora è che stia bene fisicamente. E’ un ragazzo molto umile, una persona molto riservata che difficilmente fa polemica. Quando gli viene data un’occasione non se la fa scappare. Il suo procuratore, Mino Raiola, non è riuscito a trovare l’accordo con il Milan, anche perché la società rossonera ha fatto delle scelte diverse sul mercato. Non capisco quali siano i motivi per cui sono andati a prendere Bakayoko quando avevano già Bonaventura in casa. Di certe dinamiche meglio non parlare in radio. Come ho conosciuto Jack? Siamo alla finali dei giovanissimi nazionali, è il 2005. Perdiamo la finale ma a settembre ci chiamano a San Severino Marche per il premio fair play. A margine di quella serata mi segnalarono questo ragazzo, scartato dall’Atalanta perché non ritenuto all’altezza da un punto di vista fisico. Lo presi. Poi, tre giorni dopo, scese in campo in una finale a Viareggio. Arrivò in taxi assieme al padre e pensai che per fare tutta quella strada dovevano avere una grande fame. In quella gara fece vedere tutto il suo talento, tanto che ad un certo unto preferii toglierlo per paura che gli facessero male. Non la prese bene, ma da quell’episodio nacque un grande rapporto. Volete sapere un astro nascente che la Fiorentina ha già in casa? Punto tutto su Daniele Ghilardi, centrale difensivo del 2003. Ricordatevi di questo nome. Tra qualche anno lo vedrete stabile in prima squadra, la Fiorentina non se lo farà scappare”.