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Palazzo Vecchio ha già risposto alle domande dei partecipanti al bando di gara per il restyling del Franchi. L’aggiudicazione verrà fatta per lotti senza interruzione dei lavori. E, proprio su richiesta dei partecipanti, il Comune ha concesso una proroga di 15 giorni al termine di presentazione delle offerte precedentemente fissato al 13 giugno, e ora posticipato alla stessa ora del 28 giugno. La proroga è stata concessa proprio in virtù della «complessità della vicenda, della prestazione da realizzare e del successivo lavoro da svolgere». Spiega così La Nazione.

Difficilmente entro quella data il Comune potrà contare sui 55 milioni negati dalla commissione europea, all’interno del piano periferie. L’ufficio legale di Palazzo Vecchio sta già incardinando il ricorso che sarà presentato contro lo stato entro il 4 luglio, a scadenza dei sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto interministeriale di de-finanziamento, se entro quel termine non arriverà una risposta certa dai ministeri impegnati nel reperimento dei fondi per sciogliere il nodo Franchi cui quei soldi erano stati attribuiti il 22 aprile 2022.

In mezzo alle molte complicazioni sta per piombare anche il ricorso al Tar della Fondazione Pier Luigi Nervi Project contro il progetto di restyling realizzato da David Hirsch di Arup che non assicurerebbe la tutela dello stadio dichiarato monumento nazionale. Si parte dalle certezze: i 130 milioni del Piano nazionale complementare (al Pnrr). Un piano autonomo ma che segue le stesse regole e deve rispettare il rigore delle tempistiche. Il Comune adesso spinge sull’acceleratore.

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