E c'è chi guarda ai lati positivi di questa stagione: "Ma è tutto da bocciare?"

Il Corriere dello Sport-Stadio in edicola questa mattina si concentra sulla ripartenza della Fiorentina dopo una stagione che, con tutta probabilità, vedrà la squadra viola fuori dalle coppe europee e con gli obiettivi non raggiunti. "Il poco di buono da cui ricominciare", titola il quotidiano che concentra i lati positivi in punti totali e i punti conquistati con le prime della classifica.
Da dove si riparte?
Presumibilmente si ripartirà da qui, dall'analisi di una stagione tra alti e bassi che finora ha portato ai viola 62 punti (manca ancora una partita), che rappresentano già un miglioramento (+2) rispetto all'ultimo torneo targato Vincenzo Italiano e chiuso all'ottavo posto.
I punti con le big e i (non) punti con le piccole
C'è poi il fattore big: battendo Juventus, Inter e Milan almeno una volta tra andata e ritorno, Palladino si è affiancato a sette grandi tecnici viola (Fulvio Bernardini, Nandor Hidegkuti, Bruno Pesaola, Luigi Radice, Aldo Agroppi, Giovanni Trapattoni) capaci di fare altrettanto prima di lui nel passato. Ma vanno insieme sottolineate le due vittorie contro la Lazio - che permetterebbero alla Fiorentina di avere la meglio sulla formazione di Baroni in caso di arrivo a pari merito domenica per il posto che vale la Conference e quelle su Roma, Atalanta e Bologna sempre a Firenze. Semmai, altro discorso arcinoto, sono i punti persi con le squadre della parte destra della classifica (addirittura otto su dodici concessi a Venezia e Monza, quale esempio lampante) a gridare vendetta.
Un'analisi per ricominciare
Più di ogni altra cosa, scrive il Corriere dello Sport, servirà individuare le fondamenta su cui costruire il nuovo gruppo per la nuova stagione: una parte di queste è rappresentata sicuramente dalla capacità dimostrata dalla Fiorentina di giocarsela con chi lotta per i traguardi più alti. Individuati i motivi che l’hanno resa possibile e trasportati sugli aspetti negativi per evitare che si ripetano almeno in una misura così consistente come quest’anno, e il gioco è fatto. Considerando poi che la Fiorentina affronterà la prossima stagione presumibilmente senza coppe europee.