Pecci: "I risultati contano, ma il viaggio della Fiorentina ha avuto tappe bellissime. Palladino? In Italia gli allenatori si prendono più meriti e critiche di quanti ne abbiano"

L'ex centrocampista della Fiorentina Eraldo Pecci ha parlato durante un collegamento con TVL, al Salotto del Calcio esprimendosi su alcuni temi di casa Fiorentina.
‘Conta il percorso, non solo i risultati, e la Fiorentina…'
“Il calcio vive di risultati, ma sono dell'idea che bisogna valutare tutto il percorso. Il viaggio della Fiorentina in certe tappe è stato bellissimo, poi alla fine può succedere che qualcun altro arrivi davanti. Non bisogna però cercare scuse, come ad esempio prendersela con l'arbitro. Ad esempio, se il Bologna non vincesse la Coppa Italia non sarebbe comunque una stagione da buttare, mentre il Milan non la salverebbe col trofeo”.
‘In Italia gli allenatori si prendono più meriti e critiche di quanti ne abbiano’
"A Firenze è successa una delle cose migliori con Commisso, che è molto attaccata alla squadra ed ha fatto un centro sportivo molto bello. Certo non è facile stare a lungo lontano dalla squadra. I tanti stranieri in squadra poi complicano il legarsi ad una determinata maglia. Non so come si potrebbe cambiare questo andazzo. Palladino? Gli allenatori in Italia si prendono più colpe e meriti di quelli che hanno. Non ho mai visto un allenatore segnare un gol o parare un tiro. L'allenatore può intervenire sul calciatore quando ancora è ‘bimbo’, perchè deve formarsi, ma i calciatori dai 22 anni sono già formati. Il tecnico può aiutare, ma fino ad un certo punto. Non ho mai trovato in tutta la carriera un allenatore che mi abbia mai migliorato".