Il gentile Federico De Sinopoli, presidente dell’ATF, l’associazione del Tifo Viola, ha fatto una chiacchierata con noi di Fiorentinanews.com sotto queste feste natalizie per parlare di Fiorentina a tuttotondo. Abbiamo parlato di Supercoppa e delle sue implicazioni per i tifosi gigliati, molto penalizzati dalla scelta dell’Arabia.

Bilancio positivo dell’anno solare, condizionato dalle due finali raggiunte - ha detto De Sinopoli - un traguardo prestigioso per la Fiorentina. Ma di finali ne abbiamo prese tre, con la Supercoppa, che però è uno scandalo per le modalità. L’Arabia Saudita non ispira certamente, dunque è difficile organizzare la trasferta: se la Fiorentina vince, che fai poi dopo? E se invece perde, i tifosi se ne tornano a casa dopo un giorno e mezzo in Arabia? Grande richiesta infatti non c’è stata, per i costi molto alti, di cui è difficile parlarne, come è impensabile l’organizzazione di un volo charter. È una competizione che di super ha poco e che allontana i tifosi dai luoghi della passione. Pensiamo anche ai finti tifosi che avevano riempito gli stadi durante il Mondiale in Qatar”.

“I tifosi attivi non vogliono andare in Arabia”

Ancora sulla sciagurata organizzazione della Lega per la Supercoppa italiana: “In Arabia non sanno nemmeno cosa è la Fiorentina, non sarà il fattore campo determinante perché neppure il Napoli viene considerato da quelle parti. I tifosi attivi, che vogliono partecipare, non hanno intenzione di fare trasferte del genere, oltretutto in paesi poco accoglienti. C’è quindi un’enorme differenza con la finale di Coppa Italia, che aveva raccolto più di 25mila tifosi viola lontano da Firenze. Anche per quanto riguarda i servizi, è improponibile il volo in Arabia: come ATF, non riusciremmo a trovare duecento tifosi con la possibilità di spendere due/tre mila euro per vedere magari una sola partita. La partecipazione ai grandi eventi riguarda la possibilità di esprimersi liberamente e quel paese non ce lo permette”.

Problema trasferte, a cosa sono dovuti gli scioperi del tifo di questa stagione?Pagare 45 euro per un settore ospiti negli stadi italiani, che sono fra i peggiori in Europa, è improponibile per la maggior parte dei tifosi. Le società italiane dovrebbero pensare prima a risparmiare, ad esempio, nei rapporti con i procuratori: così magari non sparerebbero cifre del genere per dei servizi che non sono certamente all’altezza”.

Capitolo Viola Park

Infine, un breve commento sul Viola Park e il suo rapporto col territorio fiorentino: “Il tifoso adesso si sente parte di un club... esclusivo, ma non troppo, dato che basta la sola tessera InViola per l’accesso. Mi aspetto comunque che nelle stagioni più calde, dalla primavera in poi, luoghi come il padiglione multimediale, le sale eventi e i vari punti ristoro possano diventare i nuovi punti di ritrovo dei tifosi. D’altronde il Viola Park è in fondo a Viale Europa, fa comunque parte di Firenze. Non è – per dire – come Appiano Gentile per l’Inter che dista ben 50 km da Milano”.


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