Arthur Cabral è arrivato alla Fiorentina con un compito decisamente complicato: sostituire Dusan Vlahovic, ceduto alla Juventus negli ultimi giorni del mercato di gennaio alla Juventus. Pagato quindici milioni di euro al Basilea, non è riuscito – com’era anche logico immaginare – ad incidere fin da subito.

Il brasiliano ha segnato due gol in quindici partite tra campionato e Coppa Italia: la rete del momentaneo pareggio contro il Sassuolo e quella del 3-1 contro il Napoli. Oltre a questo, tante prestazioni caratterizzate (quasi) tutte da dei voti in pagella sotto la sufficienza. Non ultima quella di ieri contro la Sampdoria, con Vincenzo Italiano che l’ha sostituito nella prima parte della ripresa.

Le statistiche delle ultime partite, in tal senso, sono impietose. Se consideriamo le gare giocate dalla Fiorentina dopo la vittoria contro il Napoli, Cabral ha tirato in porta soltanto sei volte in 538’. Il brasiliano sembra un corpo avulso dalla manovra viola, come dimostrato i pochi palloni toccati (173) in questo lasso temporale.

Normale dunque fare delle riflessioni in vista della prossima stagione: l'attaccante brasiliano può essere l'attaccante titolare della Viola? Ai posteri l'ardua sentenza, ma la sensazione è che il brasiliano debba fare un notevole miglioramento per meritarsi questo ruolo.

💬 Commenti