Bucchioni: "La società ha le idee chiare vista la scelta di Palladino a metà maggio. Troppa memoria corta, la Fiorentina non era stabilmente in Europa. Manca un passo alla programmazione"
Il giornalista Enzo Bucchioni è intervenuto a Radio Bruno Toscana, partendo da Vincenzo Italiano: “Capisco le sue motivazioni di lasciare, assolutamente condivisibili. La Fiorentina ha comunque provato a trattenerlo. Ne dico un’altra: lunedì 13 maggio c’è stato un incontro a Coverciano al quale era presente Palladino, che ha detto ‘ho quasi chiuso con la Fiorentina’. La loro risposta è sempre quella di avere le idee chiare e ciò lo dimostra, senza alcun dubbio”.
“Italiano ha portato cultura calcistica”
Su Italiano: “Ha fatto un ottimo lavoro anche se non ha vinto, rimango della mia idea. Ha portato a Firenze una cultura calcistica e la lascia. Grazie al tipo di calcio proposto, è cresciuta anche la società in questo periodo, un po’ come Rafa Benitez al Napoli. Anche in campionato, per puntare ai grandi traguardi sarebbe bastato un maledetto rigore”.
“Troppa memoria corta sulle ambizioni”
Sulla società: “Adesso deve lavorare meglio. Ma questo lo sa anche la società, lo ha detto Pradè soprattutto sugli attaccanti, che non ne ha beccato uno. Ci sono tante cose da migliorare, ci sono i presupposti e ci hanno detto che c’è la volontà di farlo. Le aspettative devono diventare concretezza. Ambizioni? C’è una memoria molto corta, la Fiorentina poco fa ha passato sei anni nella parte destra della classifica. Ma è passato. Ora è stabilmente in zona Europa e lì deve rimanere. Sono impossibili i parallelismi con la storia: la squadra è sì quinta per punti fatti in Serie A, ma dalla sentenza Bosman e dal cambiamento di parametri economici non c'è niente da fare. Per la programmazione la società è a un passo dagli ottimi livelli”.