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Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina ha parlato alla conferenza di fine stagione. Queste le sue parole: “Abbiamo preso signori calciatori in questi mercati. Poi il giudizio è vostro. Cessioni? Il mercato è talmente lungo e strano che è impronosticabile. Posso dire che non abbiamo necessità di vendere. Palladino? Io dico che un anno a Firenze sono come 7 in un’altra piazza. Se ha fatto questa esperienza, il prossimo anno se la metterà addosso. È un grandissimo lavoratore e non trascura nulla. Lavora dalle 8 del mattino alle 8 di sera e quest’anno gli servirà tanto per il futuro.

Bove? Penso che la sua situazione ci abbia tolto molto. Quelle immagini ti rimangono addosso. L’intenzione del ragazzo credo sia quella di tornare a giocare. Questo è quello che vuole fare e noi lo aiuteremo in tutto e per tutto. Palladino? La decisione è arrivata in un momento di difficoltà per dare stimoli. Devi dimostrare anche al gruppo che lui è il condottiero. La scienza non è esatta su tante cose. Se avessimo vinto contro Betis e Venezia saremo stati una società pazzesca che ha azzeccato i tempi. C’è sempre un rovescio della medaglia. Il mio lavoro è quello di stimolare e mettere pressione, a tutti. Non c’è un fraintendimento nelle parole mie durante la stagione. È quello che pensavo e che penso. 

Nei confronti della società sono sempre state di fierezza. La sconfitta contro il Venezia non è andata già, è ovvio. Lì abbiamo perso la possibilità di lottare per la Champions League. Quelle due partite ci abbiamo messo tutto tutti per vincerle. Non mi sento di aver mai detto qualcosa di offensivo. A Monza? Le parole in quel caso erano per dare una sterzata. Dentro le stanze ce ne diciamo tante, poi però serve che qualcuno lo senta bene anche altrove. Folorunsho, Colpani e Zaniolo non saranno riscattati. Ci piace sognare sul futuro, ma non abbiamo in mente un colpo da sogno per il prossimo mercato. Mandragora? Quando sarà il momento di parlare del rinnovo lo faremo". 


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