Belotti torna a graffiare dopo 81 giorni, scacciando una media "da terzino". Ma l'uomo della provvidenza è l'ultimo che ti aspetti. Tutto vero: le punte segnano

Ottantuno giorni sono tanti, specialmente se sono quelli di digiuno di un attaccante come Andrea Belotti. Il gallo è tornato ad alzare la cresta ieri, in una partita fondamentale per il finale di stagione viola. Un graffio che è valso il momentaneo 2-1 e che ha tolto dalle spalle dell'attaccante viola, anche se solo momentaneamente, una media gol “da terzino”.
Oltre alla solita buona prestazione fatta di sacrificio e sportellate, ieri sera anche una grande girata da attaccante vero, come ai vecchi tempi.
A proposito di sportellate. Appena entrato al posto di Belotti, Nzola non ci ha pensato due volte ad avventarsi sul pallone e conquistarsi una ottima punizione. Il gol, poi, è il riscatto dopo un periodo buio nella stagione buia dell'angolano, rimasto fuori rosa per diversi giorni a causa di non ben precisati motivi. Ieri contava il campo, e il campo ha risposto. Tre gol, due delle punte della Fiorentina. E a Firenze di questi tempi verrebbe da dire: strano ma vero.