Rimandato. Questo il verdetto dei primi 5 mesi alla Fiorentina di Jonathan Ikone. Il cambio di passo richiesto al classe ’98 di Bondy non è arrivato, per molteplici ragioni, ed il rendimento dell’ex Lille è stato al di sotto delle aspettative. Sarebbe miope però non tenere in considerazione i margini di miglioramento del calciatore francese. Limitandosi al tabellino, Ikone ha realizzato 1 gol e fornito 2 assist, riuscendo raramente ad incidere in modo sensibile nel gioco di Italiano.


L’ex Lille ha evidenziato carenze notevoli sul piano tattico e della lettura del gioco, ma anche guizzi e numeri da vero top player. Non è un caso che il mister viola abbia dovuto lavorare tantissimo col ragazzo, spesso relegandolo in panchina perché non ancora dentro agli schemi della Fiorentina. La concretezza è una qualità chiave per un esterno d’attacco, ed il mancino francese troppo spesso è stato carente in questo aspetto. La velocità, l’anarchia e l’imprevedibilità di Ikone, abbinate ad una buona tecnica, dovranno essere maggiormente indirizzate alla conclusione dell’azione, che si tratti di rifinire o andare al tiro.


Soprattutto in campo internazionale Ikone ha dimostrato di saper essere devastante, quando si aprono maggiori spazi e le maglie delle difese sono più larghe. Dopo il rodaggio, ora il franco-congolese è chiamato al salto di qualità. Il giocatore deve ripagare la Fiorentina della fiducia datagli e dimostrare di poter essere un calciatore in grado di fare la differenza nello scacchiere viola. E per citare un tormentone ormai cult: ’Mangia bene mio fratello’, ma soprattutto, ‘gioca bene’.


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