La Nazione prova a tracciare un disegno di quella che sarà la Fiorentina che verrà da qui a fine stagione dopo la tragica scomparsa di Joe Barone, un vero e proprio tuttofare nella società viola degli ultimi anni. Commisso c'è e ci vuole essere, nonostante la fatica e gli acciacchi di un età che si fa sentire. Il patron viola non ne sentito consiglio alcuno alla notizia del peggioramento definitivo delle  condizioni dell'amico Barone e si è fiondato in Italia nonostante qualcuno volesse convincerlo a non farlo.

C'è voglia di continuità

E così si è messo in prima linea, nel dolore, ma anche nella consapevolezza che da qualche parte bisogna pur ripartire. La sua volontà è quella di dare continuità, almeno nell’immediato, da qui a fine a stagione. 

Ferrari alle relazioni, Italiano e Biraghi al timone della squadra

Poi si vedrà se inserire nell’organico una figura diversa, magari più ‘politica’ per curare i rapporti in Lega piuttosto che con le istituzioni. Quel ruolo lo ricoprirà Alessandro Ferarri, che in questi anni ha seguito  ovunque Barone. Conosce la materia e i temi meglio di chiunque altro. I giorni del lutto lasceranno pian piano spazio al campo. Lì dove il timone ce l’hanno in mano mister Italiano e Cristiano Biraghi, lo si è notato chiaramente alla ripresa degli allenamenti. 

E nell'area tecnica…

L’area tecnica resta di competenza di Daniele Pradè e Nicolas Burdisso, che hanno l’esperienza necessaria. Il ds romano ha sulle spalle oltre trenta stagioni da dirigente, il dt argentino già un’ottima conoscenza internazionale. 


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