È successo tutto in poche settimane, forse addirittura in pochi giorni. Basti pensare all’intervista a  Vlahovic di inizio gennaio, in cui elogia Commisso e lascia passare l’idea di pensare solo alla Fiorentina. Il giorno dopo però, durante la presentazione di Ikoné, ci ha pensato Barone a sbottare.

L’affare è entrato nel vivo tra venerdì e sabato, quando si è capito che dietro a tutto questo disegno ci fosse la Juventus. L’indisponibilità del giocatore a causa della positività al Covid-19 e la mancata partenza per Cagliari, come si legge sul Corriere dello Sport-Stadio, sono diventati l’anello di congiunzione.

Lunedì sera poi, tramite le parole di Pradè, la Fiorentina ha pubblicamente dettato le condizioni. Nelle scorse settimane erano arrivate molte offerte per Vlahovic dalla Premier League, ma dall’entourage del serbo nessuna risposta.

Così, complice anche la prestazione deludente contro il Milan, la Juventus ha deciso di affondare il colpo e di uscire allo scoperto. La Fiorentina, di fronte alla prospettiva di un mancato incasso da mettere a bilancio, ha individuato nella soluzione migliore quella di ascoltare la proposta dei bianconeri. Il resto è storia nota.


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