Passata l'ultima sosta per le Nazionali, e giunti al periodo pasquale, in casa Fiorentina è tempo di riflessioni per quanto concerne il reparto offensivo. Un vero e proprio cruccio per Vincenzo Italiano, che, anche in questa stagione, ha dovuto ripartire da zero.

“Ricominciamo!”… da zero. Ancora

In estate gli onerosissimi acquisti prima di Nzola e poi di Beltran hanno rappresentato un sacrificio importante da parte della presidenza Commisso, con l'allora ausilio del dg Barone. Ma se per il secondo può essere intervenuta la “mano” di Burdisso, la maggior parte dei fiorentini si sta ancora domandando il perché dell'ingaggio del primo. “Lo ha voluto fortemente l'allenatore”, è stato l'eco risuonato più e più volte per far mandare giù la pillola di un acquisto completamente sbagliato. Peccato che, una volta arrivati al mercato di riparazione, si sia subito chiarito quanto il tecnico, proprio il suo ex allo Spezia, non avesse fatto i salti di gioia in quel giorno di agosto.

Belotti canta Gallo? 

Belotti, d'altro canto, essendo stato un attaccante di tutt'altro spessore, ha subito apportato il giusto contributo alla causa, nonostante abbia messo a segno soltanto una rete nei suoi primi due mesi a Firenze. L'imprinting da centravanti d'area di rigore, però, c'è tutto per il bomber di proprietà della Roma, la quale società ha lasciato partire il giocatore espressamente in prestito senza diritto di riscatto. Cosa significa questo? Semplice, e pure prevedibile, - verrebbe da aggiungere. Che a fine stagione, in estate insomma, la Fiorentina dovrà nuovamente ristrutturare il proprio reparto d'attacco. (Fatta eccezione per Beltran, il quale però non costituisce il prototipo di numero 9, nonostante il suo numero di maglia).

Le “strategie” della Fiorentina (?)

L'attaccante angolano andrà verso una cessione a titolo definitivo, presumibilmente all'estero, per cercare di ricoprire quell'investimento da 12 milioni di euro che erano finiti nelle casse di Platek. Per Belotti, invece, il discorso è diverso, perché non si tratta, appunto, di un giocatore di proprietà. La Roma potrebbe anche decidere di non puntare più sull'ex granata, andando a spendere per confermare Lukaku, da tenere in convivenza con Abraham. Questo potrebbe portare a un qualche colloquio al Viola Park per parlare del trasferimento definitivo del Gallo a Firenze, lavorando più sulla cifra d'ingaggio che non su quella del passaggio fra i club. Insomma, Italiano (o chi per lui - molto più verosimile quest'ultimo scenario) prenderà la Fiorentina con un attacco nuovamente da reinventare, un habitué, oramai, della gestione italo-americana, che ogni anno, ogni stagione ha avuto un ‘9’ di riferimento diverso. Da Cutrone a Vlahovic, passando per Cabral, forse davvero l'unico sul quale si potrebbe aver costruito un “progetto”. Parola, tuttavia, semi-sconosciuta - a livello tecnico - dalle parti di via Pian di Ripoli.


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