Fiorentina, buona la prima: i migliori di una sfida in cui l’avversario è stato surclassato. Il mercato rappresenta un’occasione per poter fare ancora meglio

La Fiorentina passeggia nell'esordio stagionale e di Conference League. I calciatori viola sono stati padroni del match, nonostante oltre metà gara disputata in inferiorità numerica per un'ingenuità di Kean (anche se nell'occasione andava espulso pure il suo contendente).
Complimenti a Pioli che ha schierato una squadra che ha azzeccato l'approccio al 100% (non era così scontato in avvio di stagione contro una squadra sulla carta così debole), ha dato il massimo su ogni pallone ed ha garantito un ritmo al pressing, nelle ripartenze e nelle giocate già importante.
I migliori in campo
Ieri bene un po’ tutti, difficile condannare Moise Kean che, prima dell’espulsione, era stato protagonista di entrambe le azioni dei primi due gol gigliati.
In una partita dominata si può dare la palma di uno dei migliori in campo al portiere? Se costui è De Gea, sì! Perché nel primo tempo (sul risultato di 0-1) compie una parata (su un colpo di testa angolatissimo e che gli rimbalza davanti) che solo un fenomeno poteva compiere. Incredibile, disumana, straordinaria: questi i primi tre aggettivi che vengono in mente.
Poi Ndour, inserito giustamente da Pioli per dare maggior equilibrio a centrocampo e squadra rispetto al precampionato, che ha offerto una prestazione maiuscola, assist per Gudmundsson a parte.
Bene anche Dodô, a cui manca spesso l’ultimo guizzo per rendere perfetta un’azione, ma che ha giocato una buona gara in entrambe le fasi.
Gudmundsson ha fatto ottime cose, anche se forse avrebbe potuto segnare più goal, con maggiore concentrazione. Su Gosens, infine, l’ennesima conferma della sua centralità in questa squadra.
Il mercato per dare forma ad un sogno
Gli esuberi da piazzare restano molti, qualora si riuscisse a fare un buon mercato in uscita resterebbero due acquisti da portare a termine per realizzare potenzialmente una stagione fantastica. Un’alternativa a centrocampo in più che se la giochi con gli attuali titolari ed un difensore centrale veloce, che si sposi bene con il gioco propositivo ed offensivo che ha in mente Pioli per la sua Fiorentina.
E il vice Dodô? Deciderà l’allenatore della compagine gigliata se ritenere Fortini pronto o meno per questo ruolo altrettanto importante.