Questo pomeriggio l‘ex centrocampista di Atalanta e Verona Tiberio Guarente, compagno di squadra di Italiano in gialloblu, ha avuto modo di commentare l’inizio di stagione della Fiorentina, alla vigilia della sfida casalinga contro gli scaligeri. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:

Fiorentina e Verona sono squadre che domani per motivi diversi avranno bisogno di fare punti. I viola perche rimanere attaccata al treno di testa, l’Hellas per non rischiare di finire nelle zone pericolose della classifica. Diversa è anche la preparazione e l’arrivo di entrare alla squadra: sappiamo che la Fiorentina ha meno giorni per preparare la partita visto l’impegno di Conference, che ha anche tolto energie ai viola. Come ho gia detto sono convinto che l’infortunio di Gonzalez sicuramene metterà in difficolta Italiano, allo stesso tempo però la Fiorentina è una valida squadra, e sono sicuro che il mister riuscirà a trovare la giusta soluzione. Il Verona verrà a Firenze per strappare punti”.

Ha anche parlato del suo rapporto con Vincenzo Italiano: “Ho grandi ricordi con lui. Quando arrivai a Verona, Vincenzo era già un’istituzione in città perchè era già li già da qualche anno, mentre io ero un ragazzino che arrivava dalla Primavera dell’Atalanta. Era un simbolo e una persona da seguire, in più giocava nel mio stesso ruolo e per questo devo ammettere di aver imparato molto da lui, sia dentro che fuori dal campo. E’ una persona che sa bene quali sono i suoi obiettivi e che sa bene come lavorare. Sono convinco che lui sia un ottimo allenatore per la Fiorentina, sia per il presente che per il futuro. Per alcuni aspetti è un tecnico un po' come Conte, non lascia niente al caso. Sa cosa vuole fare e dove vuole arrivare”. 

Ha poi concluso: “Che la Fiorentina negli ultimi anni sia migliorata è sotto gli occhi di tutti, la crescita è evidente. Molti dei meriti credo che siano da attribuire al tecnico, dal suo arrivo la squadra esprime un ottimo calcio. Fino a marzo la Conference League si fermerà, quindi Italiano potrà concentrarsi sul campionato. I giocatori lo apprezzano. Credo che l’esempio emblematico dello spirito di questa squadra sia Bonaventura: fino a qualche anno fa sembrava un giocatore finito, adesso è pure tornato in Nazionale. Con Italiano ha ripreso fiducia. E' tornato il Jack di qualche anno fa".

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