Su Repubblica, l'editorialista Stefano Cappellini ha fatto riferimento a Mourinho e al suo approccio verbale agli avversari:

"Il sogno è vincerla sporca, questa partita con la Roma, più sporca di come la vincerebbe Mourinho. Non parlo qui dei giochini mentali cari al mister portoghese, delle mosse fuori campo per condizionare, destabilizzare e influenzare. Parlo proprio del campo, della possibilità di prevalere sulla Roma con le sue stesse armi, non esattamente il bel giuoco, perché onestamente la paura più grande è di fare bene e perdere per un rimpallo su Bove o un colpo di stinco su calcio d’angolo, magari di Mancini, il giocatore che a norma di regolamento non avrebbe dovuto esserci domani, era diffidato, ma al quale è stata risparmiata una sacrosanta ammonizione con il Sassuolo grazie alle dichiarazioni preventive di Mou. 

Che peraltro ha dimostrato di avere una qualche ragione quando diceva che l’arbitro di quel match soffriva la pressione: quella di Mourinho l’ha sofferta, eccome".

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E dire che negli ultimi anni di esempi analoghi da cui trarre insegnamento ce n'erano stati eccome: dagli ormai ultra us...

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