Baiano: "E' normale che Pioli possa essere attratto dalla Nazionale. Mi piacerebbe tanto rivedere Batistuta in Fiorentina"

Questo pomeriggio l'ex attaccante della Fiorentina Francesco Baiano, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di parlare di alcuni temi di attualita: dall'accostamento di Pioli alla nazionale italiana al sogno Batistuta.
“E’ normale che un allenatore abbia come massima ambizione quella di poter allenare la nazionale del suo paese, come per un giocatore giocarci. Sarei molto contento di un ritorno di Stefano a Firenze: lo reputo un ottimo allenaotre, una persona seria e che in passato ha fatto molto bene qui. E’ molto legato a Firenze e alla Fiorentina perchè ci è stato sia da giocatore che da allenatore. Quando era in panchina è stato bravissimo a gestire la situazione durante il dramma di Davide Astori. E’ un allenatore che ha sempre portato risultati, e tra i tanti nomi fatti per il post Palladino spero sia lui ad arrivare: a Firenze quest’anno ci si aspetta una stagione importante e lui potrebbe essere il profilo giusto”.
“Pioli è un uomo a 350 gradi e ovunque è andato ha sempre fatto bene”
Ha anche aggiunto: “Lo conosciamo bene, è un uomo a 360 gradi. Negli ultimi anni si è confermato anche un allenatore di spessore, non perchè ha vinto il campionato al Milan ma perchè ovunque andato ha sempre fatto molto bene. Poi ovviamente in una carriera ci sta di sbagliare qualcosa, di avere un anno storto, ma la maggior parte dei campionati che ha fatto ha portato le sue squadre a raggiungere gli obiettivi fissati dal club. E’ un allenatore molto importante, e alzerebbe il livello della Fiorentina”.
“Vedrei molto bene Batistuta come club manager, anche se c'è il rischio che..”
Ha poi concluso della figura del club manager, richiesta dallo stesso Pioli come condizione per il suo arrivo: “E’ un ruolo importante, quello che ha fatto Oriali al Napoli e all’Inter è sotto gli occhi di tutti. Il piu delle volte la scelta ricade su un ex giocatore che ha militato in quella squadra e che conosce l’ambiente. Il primo nome che mi viene in mente è quello di Batistuta, ma so anche allo stesso tempo che spesso figure come la sua, a volte oscura chi gli sta attorno e questa cosa spesso è da valutare. Mi piacerebbe vedere Gabriel a Firenze perché verrebbe ascoltato, una figura di carisma per i giocatori e di raccordo con la tifoseria. E a chi mette passione e soldi va data una mano e ascolto: andare allo scontro con la tifoseria non è mai una cosa buona, perché il sostegno è determinante".