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Beltran stringe la mano a Italiano. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Beltran stringe la mano a Italiano. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Vlahovic 190 cm, Cabral 186 cm, Nzola 185 cm, Jovic 181 cm, Beltran 176 cm. 

Adesso, calma. Prima che si scateni il putiferio chiariamo una cosa: se servisse essere alti per essere forti, probabilmente i reparti offensivi delle squadre di calcio assomiglierebbero sempre di più ai roster dei club di basket. Ma non è così. Ci sono sistemi di gioco, però, che prediligono giocatori fisicamente prestanti là davanti. Non a caso Italiano ha voluto Nzola con sé a Firenze. Che poi il franco-angolano non stia rendendo come ci si aspettava, quello è un altro discorso. Ma l'analisi del suo rendimento è ben diversa da quella che si può fare per Beltran

Le caratteristiche fisiche dell'argentino ex River non gli consentono certo grandi cose a livello di presa di posizione spalle alla porta. Nonostante questo, se ci andiamo a rivedere i minuti da lui giocati in questo inizio di stagione, la maggior parte dei palloni gli arrivati sono addosso. 

E da quando Italiano è a Firenze, spesso si sono visti lanci della difesa per l'attaccante di riferimento. Per questo il gioco viola si sposta spesso sugli esterni, soprattutto su Nico e Kouame, che hanno stacchi di testa imponenti per la sponda verso il centro del campo. All'argentino abbiamo visto fare ottime cose palla al piede, quando era rivolto verso la porta e vicino agli altri compagni. Anche contro il Genk, però, si è visto un Beltran troppe volte lasciato solo là davanti, con pochi palloni giocabili e grandi distanze tra le pedine del reparto offensivo viola. 

Serve cambiare qualcosa là davanti, per sfruttare le caratteristiche di un giocatore che è stato pagato quasi 25 milioni. E serve farlo subito. Non che sia facile. Di palle in verticale se ne vedono sempre meno dai centrocampisti viola, contro il Genk soprattutto vista l'assenza di Bonaventura. Possibile che Italiano possa provare Beltran al fianco di Nzola, rivoluzionando il modulo offensivo. Qualcosa serve, perché è palese che l'argentino non possa fare lo stesso lavoro chiesto all'ex Spezia. La Fiorentina galleggia grazie ai gol degli esterni, dei centrocampisti e dei difensori. La coppia d'attacco è ancora a secco e dopo sette partite giocate il segnale è bello chiaro. 

L'incapacità cronica di chiudere le partite, e gli attaccanti non aiutano. Per Beltran e Nzola ci vorrà pazienza, ma nel frattempo Italiano deve trovare una soluzione
Mettiamola così: un pareggio in casa dell'avversario sulla carta più forte del girone non si butta via. Considerando s...

 

 

 


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