Il Lecco vuole la Serie B: "Questo calcio è sporco, perchè società pulite come noi restano fuori e..."

Dopo le sentenze emesse dl giudice sportivo nell’ultima settimana, almeno per il momento, il neo promosso Lecco è stato estromesso dal prossimo campionato di Serie B. Quest’oggi, come riportato dal QS, il patron dei lombardi Paolo Di Nunno si è dimostrato più che determinato a far valere in Federazione i diritti del proprio club. Queste le sue dichiarazioni:
"Io il campionato l’ho vinto, non me l’hanno regalato e allora, signori, mi dovete dare la Serie B. Altrimenti, sapete cosa c’è: mollo tutto, questo calcio è sporco e la smetto di spendere soldi inutilmente. Sono stanco e mi sta venendo voglia di lasciare tutto. Mi chiedo che senso abbia giocare se ci tolgono una promozione che abbiamo conquistato con merito sul campo. Che senso ha tutto questo, allora chiudiamo i campionati e andiamo tutti al mare.
Ha poi concluso: “Adesso prenderò un avvocato e chiederò spiegazioni alla Federazione. Mi devono spiegare perché le società pulite come la nostra restano fuori solo perché abbiamo lo stadio piccolo. Non è colpa mia se il Rigamonti-Ceppi non è adatto a fare la Serie B e in questa città non si può costruire uno stadio nuovo perché attorno ci sono solo montagne”.
Dichiarazioni che fanno riflettere, soprattutto dopo il particolare trattamento riservato alla Juventus dopo i vari fatti di cronaca degli ultimi mesi.