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Dzeko Gudmundsson
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Questa l'ultima parte della lunga intervista al vice allenatore di Stefano Pioli Andrea Tarozzi a Radio Bruno

“Il nostro è un lungo percorso, quest’anno la fiorentina ha cambiato veramente tanto. Sono continuati ad arrivare nuovi giocatori, per fortuna, fino agli ultimi giorni di mercato e quindi adesso serve solo tempo. Due attaccanti, ad esempio, per giocare bene insieme hanno bisogno di tempo e lavoro; se gi gioca con centravanti e trequartista servono altri movimenti, e quindi altro tempo. Siamo arrivati talmente in alto come ambizione e livello, anche nelle squadre che poi ci troveremo ad affrontare, che alla fine i dettagli fanno la differenza: e non si limano in minuti di lavoro, ma in ore. La filosofia di gioco del mister è molto chiara, e noi la vediamo già nella squadra, adesso dobbiamo limare quei particolari che permetteranno alla squadra di giocare in maniera piu fluida”.

“Adesso in fase offensiva la Fiorentina ha molte piu soluzioni rispetto al passato”

Due parole sulla scelta di giocare con due punte: “Abbiamo un parco attaccanti molto vasto quest’anno, e sicuramente alterneremo molto le strategie in base agli avversari e alle condizioni fisiche dei nostri giocatori. È bello che una squadra non dia punti di riferimento a chi l’affronta: possiamo giocare con due attaccanti e un trequartista o viceversa. Adesso abbiamo tante scelte a disposizione, io non faccio l’allenatore proprio per non dover prendere scelte del genere”.

“Non so se sono paragonabili l'attacco attuale con quello di Trapattoni”

Un commento anche sul paragone tra il parco attaccanti attuale e quello della sua Fiorentina: “Il Trap aveva la caratteristica di saper gestire grandi personalità: quando molti ti avrebbero mandato a quel paese lui si girava dall’altra parte. Fu fondamentale per tenere gli equilibri in quello spogliatoio. Pioli lo ha avuto alla Juventus, credo che abbia preso qualcosa anche da lui”.

“Il rientro a Firenze è stato emozionante: sono riuscito a tornare nella casa dove stavo negli anni novanta”

Ha raccontato anche di esser tornato a vivere nella casa dove stava da giocatore: “Dove ho trovato casa? Questa ve la racconto perchè è clamorosa. Sono riuscito a ritrovare la casa di quando giocavo a Firenze: il proprietario l’ha divisa in due unità e molto probabilmente mi riprenderò una parte. Ho trovato la stessa casa degli anni novanta, non vi dico le emozioni che ho provato quando sono entrato in casa”.

“Questa è la squadra piu forte che ho allenato nella mia carriera”

Ha poi concluso analizzando se la rosa attuale è la piu forte dell’era Commisso: “Le precedenti le ho potute vedere solo da fuori. Secondo me abbiamo una rosa a disposizione con giocatori molto forti e competitivi. Non riesco a fare un paragone con il passato non avendo visionato da vicino quelle precedenti, ma credo che sicuramente sia la squadra piu forte che ho allenato finora nella mia carriera”.


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