Si salvano in pochi, ma ora serve resettare tutto all’istante. Tre vittorie per salvare la stagione e il futuro della Fiorentina

La Fiorentina non ce l’ha fatta, alla fine è il Betis a raggiungere in finale il Chelsea nella quarta edizione della Conference League. Brava a ribaltare velocemente il goal di Antony su calcio di punizione nel primo tempo, con due reti di Gosens da sviluppo di calcio d’angolo, la Viola non è riuscita a siglare la terza segnatura e nei supplementari si è sciolta come neve al sole di fronte agli spagnoli, che prima hanno pareggiato con Ezzalzouli e poi sfiorato ripetutamente il goal del vantaggio.
In pochi davvero a salvarsi nella triste serata per il Franchi
Nella grigia serata di primavera, tendente al nero a livello di umore, si salvano davvero in pochi. Prestazione maiuscola dei soliti Gosens e De Gea, e pienamente sufficiente per Ranieri, Mandragora e Dodô. Il brasiliano ha giocato a distanza di meno di due settimane dall’operazione di appendicite. Un record. Non è stato assolutamente il solito Dodô, ma ha fatto molto più della media della squadra per i 105 minuti in cui è rimasto in campo.
E tutti gli altri? Una delusione (un ammutinamento quasi generale!), non c’è che dire, compreso Kean, trascinatore di quasi tutta la stagione gigliata, ma non pervenuto ieri sera, nel match più importante della stagione.
Adesso alla squadra si chiede di resettare una cocente delusione in poche ore, perché oltre al danno, ora potrebbe esserci la beffa. Servono infatti tre vittorie su tre in Campionato, per sperare di rimanere in Europa anche l’anno prossimo. E questo ruolino di marcia lo si dovrà realizzare forse senza Moise Kean, fermatosi nell’ultimo scatto della partita di ieri. Un’impresa, insomma, che però diventa obbligatoria per la fedeltà di tanta gente e per dare un senso alla rosa più forte dell’epoca Commisso.
E la prossima stagione…?
Non è ancora questo il momento di parlare di nuova stagione perché, se la Fiorentina rimarrà senza coppe, sarà più dura riscattare, trattenere o acquistare grossi giocatori. Quindi, ripetiamo, tutti concentrati su Venezia, Bologna ed Udinese. Servono 9 punti per dimostrare che non si è buttato via un’intera stagione!