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Nella sua rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara commenta le prime mosse di mercato della Fiorentina:

"Mentre Pioli lavora in Dad sulla sua Fiorentina in attesa di liberarsi da un calcio che ti sfonda di soldi ma ti eccita come un ferragosto trascorso alla stazione di Mediopadana, Firenze discute sul primo colpo: Edin Dzeko, bomber stagionato ma sempre sul pezzo, considerando i 21 gol segnati nell’ultima stagione al Fenerbahce. L’attaccante bosniaco, che secondo google translate nostrano si pronuncia Geho, non può essere messo in discussione per la sua storia, la sua continuità, il suo carisma. Inevitabile il confronto con la sua carta di identità, che dice 39. 

Dopo di che è bene ricordarsi di grandi nomi che hanno rimandato la pensione finché hanno potuto (Maldini, per esempio) ed ex viola del passato prossimo quasi remoto e in questo caso anche un po’ imperfetto che ancora si divertono sul campo di calcio. Parliamo del Tanque Silva, 44 anni, uno che comunque ha avuto l’onore di vestire la 10 viola senza alcun merito, se non la simpatia. Benvenuto Edin, a patto che tu non sia arrivato al posto di Kean.

E poi? Beh, poi c’è un pianeta allo sbando. Il presidente degli States che parla di guerra nello studio ovale con i giocatori della Juventus schierati alle sue spalle da una parte offre assist per mille meme e cento battute, ma in realtà ci fa capire che siamo davvero caduti in basso e ci fa pensare che un improbabile spot della Fifa per il mondiale per club si è trasformato in un boomerang. A proposito: torneo davvero interessante. Per la prossima edizione proponiamo Lastrigiana-Bayern Monaco. A occhio ci può stare".

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