In occasione della partita di stasera tra Fiorentina e Lazio Fiorentinanews.com ha voluto conoscere l'opinione di Riccardo Cucchi, ex storico radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto, tifoso biancoceleste e profondo conoscitore del calcio, e con il quale abbiamo approfondito vari argomenti riguardanti il percorso attuale dei viola.

Signor Cucchi, come intravede la gara tra Fiorentina e Lazio alla luce degli ultimi risultati?
"La Lazio sicuramente rispetto alla Fiorentina arriva da un gran momento dopo la vittoria nel derby, che oltre lanciarla più in alto in classifica l'ha anche galvanizzata. Per entrambe in questa fase della stagione conteranno più che mai le motivazioni; sono squadre molto simili, che cercheranno di imporre il loro gioco per arrivare al successo. Mi aspetto una gara equlibrata e aperta fino all'ultimo minuto".

Si parla tanto di Federico Chiesa, autentico gioiello dei viola e giocatore che come risaputo è cercatissimo sul mercato? Secondo lei resterà alla Fiorentina?
"Sono tra i primi ad augurarmi che Chiesa possa restare a Firenze: in viola può continuare la sua crescita, raggiungere ulteriori traguardi e dare così il suo importante contributo alla sua squadra. In questo modo anche la stessa Fiorentina può essere resa competitiva al pari di altre squadre in Serie A. D'altra parte capisco anche il momento delicato del giocatore che è sotto gli occhi del calcio mondiale e si vede recapitare magari offerte da capogiro. A mio modo di vedere è molto più forte del babbo Enrico, e Pioli lo ha fatto lavorare in modo continuativo per la sua evoluzione tecnica e tattica. Ribadisco, vorrei che Chiesa restasse a crescere ancora a Firenze, e che gli venisse costruita intorno una squadra che possa fare bene insieme a lui".

Ultimamente il gioco di Pioli non ha convinto molti visto i recenti risultati. Lei che opinione ha sul tecnico viola?
"Pioli lo conosco bene, il suo modo di allenare è molto simile a quando allenava la Lazio. Sa tirare fuori meglio dalle squadre, e non si nasconde dietro i tatticismi, che ritengo siano il male moderno delle squadre. Pioli è uno di quegli allenatori che predilige il gioco veloce senza fare calcoli. Il fatto che in questo ultimo periodo la Fiorentina non abbia ottenuto molte vittorie è un dato sicuramente da analizzare, ma c'è da dire bisogna anche saper aspettare. Pioli è da un anno e mezzo alla Fiorentina, sta facendo un gran lavoro soprattutto nel gestire i giovani, come nel caso di Chiesa che dicevamo prima, e i risultati arrivano sempre dopo una programmazione, che è da strutturare o variare a seconda delle caratteristiche della squadra stessa".

La Coppa Italia e la conquista di un posto in Europa League sono i due obiettivi della Fiorentina in questa seconda parte di stagione: sono ancora raggiungibili secondo lei?
"Devo dire la verità: per me le partite più belle del calcio italiano in questa stagione sono state quelle tra Atalanta e Fiorentina. Va sottolineato il calcio spettacolare che hanno offerto in tali occasioni, poichè attualmente qua da noi è sempre più latente. Per il raggiungimento della finale di Coppa Italia l'Atalanta è in vantaggio, ma anche i viola sono imprevedibili, e sono dell'opinione che l'attacco della Fiorentina sia uno dei migliori del campionato; penso a Chiesa, Simeone e Muriel; quest'ultimo sarebbe un giocatore importante se soltanto fosse un minimo più comtinuo. Per quanto riguarda la conquista per un posto in Europa va detto che quest'anno è molto difficile, poiché c'è un certo equilibrio tra le squadre in lotta. La Fiorentina in ogni caso ha le qualità e la certe in regola per giocarsela, e può contare su un pubblico splendido come quello dei tifosi viola, che non mancano mai di dimostrare in modo stupendo il loro affetto e sostegno per i loro colori".


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