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Sconfitta immeritata per la Fiorentina in quel di Roma ed ora il ritorno col Betis e le prime fasi di programmazione del calciomercato futuro, che molto dipenderà anche dal fatto se la Viola giocherà in Europa (ed in quale Europa) la prossima stagione. Su tutti questi argomenti è stato sollecitato Giocondo Martorelli, procuratore sportivo ed intermediario di mercato, con un’esperienza lunghissima alle spalle nel mondo del calcio.

Come vede la situazione della Fiorentina in Campionato, dopo la sconfitta, seppur immeritata, di Roma? Vincendo le ultime tre, la Viola può ancora dire la sua per le coppe europee?

“La Fiorentina deve sperare, soprattutto dopo la partita (ottima!) di domenica, perché ha dimostrato di essere una squadra viva e sul pezzo. Non meritava assolutamente la sconfitta. Ora poi ha sulla carta due partite facili e quella col Bologna. Ma è una squadra in salute, che esprime un buon calcio e che ha ancora le potenzialità per raggiungere l’Europa dal Campionato. 

Se pensiamo che il Bologna viene spesso esaltato e con merito ed ha appena 3 punti in più della Fiorentina, credo che sia ugualmente giusto riconoscere quanto di buono abbia fatto la Viola fin qua”.

Dal finale di stagione e dall’eventuale qualificazione alle prossime coppe europee dipende anche molto del prossimo mercato viola. Giocatori come Kean e De Gea resterebbero solo in caso di almeno Europa League, secondo lei?

“Kean ha fatto una stagione fantastica, superiore a qualsiasi aspettativa e Commisso farà di tutto per trattenerlo. Certo, bisognerà capire che tipo di sirene arriveranno e da dove, considerando la clausola da 52 milioni valida per i primi 15 giorni di luglio. Per età e qualità credo che lo richiederanno molte squadre, il suo futuro dipenderà da quanta voglia avrà di restare alla Fiorentina”.

E De Gea?

“Per De Gea, secondo me, ci sono ottime possibilità che possa rimanere, vista anche l’età ed il fatto che a Firenze ha ritrovato un equilibrio ottimo. È una persona intelligente e brava e saprà riconoscere alla Fiorentina il merito di averlo riportato a grandi livelli nel calcio”.

Nel caso peggiore (ovviamente che non ci auguriamo!) di una Fiorentina fuori dalle coppe europee, che mercato si aspetta dalla società gigliata?

“Commisso è un presidente ambizioso, ogni anno sa che bisogna alzare l’asticella del mercato, considerando le 5-6 società che la Fiorentina ha davanti. Sa pure lui che le squadre vanno sempre migliorate e farà di tutto, insieme a Pradè ed alla dirigenza, per riuscirci. Non credo che si abbatteranno nel peggiore dei casi di non Europa e non smantelleranno”.

Giovedì la Fiorentina sarà impegnata nella gara di ritorno col Betis Siviglia. Da 0 a 100 quante possibilità ha la Viola di passare il turno e perché?

Il 2-1 è un risultato che fa ben sperare, nonostante il Betis sia una squadra forte. Lo dico anche in base alla partita che ho visto contro la Roma, squadra che viene da 19 risultati utili. Una compagine che qualche giorno prima gioca una partita del genere ce la può fare. Non mi sbilancio, ma gli do almeno il 50% di possibilità di passare il turno”.

Come vede la situazione di Palladino? Anche per lui la qualificazione o meno alle coppe europee sarà la discriminante per la conferma o meno sulla panchina gigliata della prossima stagione? Fin qui che giudizio darebbe al suo lavoro alla Fiorentina?

“Palladino ha già fatto 59 punti, in classifica si trova dietro soltanto a squadre importantissime ed è in semifinale di Conference League. Quindi, la stagione è già molto positiva, considerando anche come ha valorizzato diversi giocatori. Si merita che venga garantita continuità al suo lavoro”.

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