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Commisso Fiorentina
Commisso in tribuna al Franchi. Foto: Fiorentinanews.com

L’ex difensore viola Stefano Carobbi ha parlato a Toscana TV, commentando la sconfitta della Fiorentina a Venezia e introducendo varie tematiche, fino ad un’analisi sulle parole di Pradè nel dopo gara.

“Sono rimasto esterrefatto, la paura era che alla Fiorentina non restasse niente in mano. Col Betis andava messa in campo la formazione migliore e lo stesso a Venezia. Parisi è un buon giocatore ma quando serve fare lo scalino si vede che non è in grado. Gosens non va mai cambiato, Adli Mandragora e Fagioli devono giocare tutta la partita. A Venezia si doveva cercare di vincere. Palladino doveva crescere e lo sapevamo, all’esame di maturità è stato bocciato. Adesso Firenze è una polveriera ed è difficile immaginare la prossima gara col Bologna".

‘Non confermerei Palladino se ci fosse la possibilità di prendere un tecnico migliore’

“Una cosa sbagliata è la conferma di un allenatore prima di una partita importante. Pensate ad una rosa di 25 giocatori, a quanti possano essercene non contenti di sentire una notizia del genere e che devono scendere in campo. Nello spogliatoio ci sono equilibri particolari. Semmai dopo la partita e l’eliminazione, si conferma l’allenatore se si vuole mandare un segnale, e magari si cerca una reazione da parte della squadra. Non confermerei Palladino se ci fosse la possibilità di prendere un allenatore migliore".

‘Pradè non ha lavorato male, la sua uscita però non mi è piaciuta’

“L’uscita di ieri sera di Pradè non mi è piaciuta. Dopo una sconfitta non è giusto passare la patata bollente a Palladino, e lui l’ha sempre fatto. Se la scelta di rinnovare il contratto a Palladino fosse stata solo di Commisso, il direttore sportivo viola avrebbe dovuto chiedere al presidente di essere mandato via se l’avesse ritenuta sbagliata. Pradè non ha lavorato male, in estate e a gennaio, ma non si può lanciare una bomba in un momento così".


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