Belotti esulta dopo il gol al Frosinone. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Belotti esulta dopo il gol al Frosinone. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Lasciando da parte i vecchi detti sulla scelta del centravanti, equiparata a quella della moglie, la storia del calcio insegna che a cambiare le sorti di partite e stagioni sono il più delle volte proprio i numeri nove, secondo quella banale ma basilare regola per cui l'obiettivo del gioco resta poi sempre quello di buttare la palla in rete.

Eppure nella gestione del dopo-Vlahovic, di tale concetto ci se ne è quasi del tutto fregati, considerato il livello dei profili giunti a Firenze. E non a caso, la Fiorentina da allora latita e non ha mai trovato una reale soluzione. Un reale punto di rottura, che non fosse una toppa o una scommessa. Un giocatore insomma dall'esborso e dalla resa importante.

La cronaca degli ultimi 6 mesi, dal momento dell'ennesimo restyling del reparto, racconta di un calciatore palesemente sotto livello (Nzola) e di un altro palesemente fuori ruolo (Beltran) spacciati per centravanti titolari. Inevitabile tentare di correre ai ripari con uno come Belotti che, pur non essendo un fuoriclasse, è comunque un ‘normalizzatore’, uno del mestiere quantomeno. Se vogliamo un'altra toppa, considerato anche il prestito secco, ma almeno garanzia di un certo tipo di interpretazione del ruolo.

Liberate Beltran dalla morsa dei difensori! E così Italiano può trovare una soluzione anche al problema Bonaventura
L'esperimento della B2 aveva dato frutti con il Frosinone, complice anche il livello dell'avversario, e dopo il ritorno ...

💬 Commenti (11)

Edito da A.G.E.T. – Associazione Giovani Editori Toscani
via Masaccio, 161 50132 Firenze
P.Iva, C.F., Iscr. Reg. Imprese di Firenze nr. 06173570489.
Iscrizione ROC n. 21380 AUT. TRIB. di Firenze N. 5209 del 24/10/2002

Powered by Slyvi
Depositphotos logo
Depositphotos logo