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Le pistole sono abbastanza cariche. Forse non del tutto, visto il problema che lo ha tenuto fuori dagli allenamenti per diversi giorni. Ma abbastanza per sperare di fare ciò che in passato a Krzysztof Piatek è già riuscito. Segnare alla Lazio. Il reparto offensivo della Fiorentina, uscito dal mercato, è nuovo di zecca con tre arrivi (due centravanti ed un esterno) che dovranno unire le forze per far dimenticare la partenza del capocannoniere del campionato.

Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, quella di stasera sarebbe stata al 100% la partita di Piatek. Che può contare su quasi un mese di vantaggio rispetto al competitor, quell’Arthur Cabral considerato per caratteristiche e qualità il vero erede di Vlahovic. La Fiorentina ha un impianto di gioco che prevede sincronismi precisi nei movimenti. In quei meccanismi persino Vlahovic ha avuto bisogno di tempo per entrare. Per questo il vantaggio accumulato dal polacco lo rendeva automaticamente titolare in gare come quella di stasera. I mali di stagione però si sono messi di mezzo e Piatek ha saltato diversi allenamenti tornando in gruppo solo pochi giorni fa. Il ballottaggio, apertissimo, ha questa matrice. Anche se un po’ di vantaggio è rimasto. «Piatek non è stato bene, ora dobbiamo valutare attentamente cosa fare e chi far partire», ha ripetuto Italiano. Parole che comunque fanno pensare alla staffetta a prescindere da chi partirà dal primo minuto.


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