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La nota giornalista di Sky Vanessa Leonardi è stata ospite di Hangover Viola, trasmissione di Fiorentinanews.com, per parlare del caos in casa gigliata generato in queste ore dopo le dimissione dell’allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino.

“Sono rimasta molto sorpresa dalle dimissioni di Palladino, il tecnico viola dopo la vittoria di Udine di domenica scorsa aveva ribadito di star progettando la Fiorentina del futuro e di ripartire da una base di 10-12 giocatori, con l’intenzione di rinforzare ancora la squadra. Quindi aveva parlato Commisso in conferenza stampa, esprimendosi in modo molto affettuoso verso l’allenatore viola. Palladino avrebbe dovuto vedersi di lì a poco con la dirigenza della Fiorentina per pianificare l’anno insieme”.

“Ero a bordocampo in Fiorentina-Bologna e la contestazione è stata molto dura. Anche domenica scorsa dopo l’Udinese c’è stata contestazione, nonostante la squadra avesse centrato la Conference, che d’accordo non è l’Europa League, però i giocatori non sono stati accolti con i fiori sotto la curva. La sensazione potrebbe essere stata quella di aver fatto qualcosa che magari non è stato apprezzato o capito, 65 punti e l’Europa, un ottimo piazzamento, ma magari qualcosa non è scattato. Può essere che Palladino abbia accumulato e un giorno si sia alzato pensando se fosse il caso di andare avanti o lasciare perdere. Forse non c’è stata la giusta alchimia con l’ambiente”.

‘La Fiorentina deve fare chiarezza, per non dare adito alle interpretazioni’

“Rapporto complesso Palladino-Pradè? Al ds viola in conferenza stampa è stato chiesto delle sue esternazioni nei confronti dell’allenatore e lui ha detto che ha sempre parlato per spronare. Sarebbe interessante capire se ci sia mai stato un chiarimento e un confronto a riguardo tra Pradè e Palladino, perchè Commisso è molto legato a Palladino e ne ha parlato come di un figlio. Penso che i giocatori viola in questo momento siano anche scossi e sorpresi da quanto successo ed è un po’ frastornato. Si possono fare varie ipotesi, ma sarebbe bello che le parti facessero chiarezza, spiegando un po’ di cose, solo così si può ripartire. Altrimenti si dà soltanto adito ad interpretazioni”.

‘Non credo ci siano margini per ricucire lo strappo con Palladino’

“La società proverà a parlare con Palladino quantomeno per avere una spiegazione, ma non credo che ci siano margini per poter tornare indietro dopo una rottura così improvvisa. Sarebbe una sorpresa ancora maggiore di quella delle dimissioni, considerato che l’allenatore ha reso di dominio pubblico un suo malessere. Il post Palladino? Sarri è il nome che piace di più alla piazza, ha grande esperienza e fa giocare molto bene le sue squadre oltre ad essere vincente. Ha voglia di rimettersi in pista, è uno a cui manca il calcio e Firenze gli piace come piazza. Io ho una predilezione per lui. La Fiorentina si è trovata spiazzata e ora sta riflettendo sul da farsi e non è facile”.

“Quello delle panchine adesso sarà un domino, in primis è da vedere se Conte resterà al Napoli. Chi andrà alla Juventus? Al Milan? E all’Atalanta? Da capire anche il futuro della panchina della Lazio, per la quale si fa il nome di Sarri, al momento però soprattutto un’idea. Ci sono ancora troppe panchine vacanti, non è semplice districarsi. C’è il nome di Farioli che è un allenatore giovane ma già di respiro internazionale dopo le esperienze in Turchia, Francia e Olanda. La scelta dell’allenatore servirà alla Fiorentina per dare un segnale ai giocatori prima ancora che alla piazza. Penso a De Gea, Kean, e anche Gosens”.


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