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De Gea: 6 Una deviazione in angolo nel primo tempo. Così, così sul colpo di testa dell'1-1 di Dallinga, ma è probabilmente tratto di inganno dalla scivolata di Ndoye. Ha un ruolo sulla terza rete viola perché parte proprio con un suo precisissimo lancio verso Mandragora. 

Comuzzo: 6 Oggi in versione terzino destro per tornare a una difesa a quattro. Attento fino a quando il ginocchio non comincia a dargli problemi e lo costringe ad uscire. Pongracic: 5 Sverniciato da Ndoye, letteralmente, in particolare sull'azione del 2-2 momentaneo. A parziale discolpa sua possiamo dire che il ruolo di terzino destro non gli si addice di certo. Colpani: SV. 

Pablo Marì: 6 Ha provato a farsi sentire dagli avversari.

Ranieri: 5,5 Lontano da Dallinga sulla rete dell'attaccante bolognese.

Parisi: 7 Decide di incaponirsi in un'azione personale che parte poco dopo il cerchio di centrocampo e finisce dritta in porta del Bologna. Sul suo tiro c'è una deviazione che diventa decisiva, ma quel che importa è che ovviamente il pallone finisca in fondo al sacco, il resto è relativo. Concede il replay nella ripresa, stavolta però Skorupski si oppone alla sua conclusione, ma non può niente sul tap-in di Richardson. L'ex Empoli è decisivo in questo match, anche in negativo perché si perde Orsolini sul 2-2. 

Dodo: 6 Spinge con alterne fortune sulla destra. 

Fagioli: 5,5 Probabilmente gli spettatori presenti al Franchi sono tutti ciechi, mentre arbitro e Var hanno capacità visive a tutti sconosciute, perché sembra esserci (anzi c'è) un rigore netto nei suoi confronti sul finire del primo tempo, ma inspiegabilmente non viene concesso. A parte questo episodio resta nell'ombrra. Ndour: SV. 

Richardson: 6,5 Si concede addirittura una scorribanda nell'area di rigore avversaria, probabilmente la prima del 2025, ma si allunga il pallone sul più bello. Non pago fa pure gol, quello del 2-1 e il che è una vera notizia. 

Mandragora: 7 Regala un bel pallone a Kean, un assist che meriterebbe di essere sfruttato appieno dal compagno. La scena si ripete quattro minuti dopo, stavolta il centrocampista manda in porta il centravanti con un colpo di testa preciso e col tempo giusto: 3-2 e titoli di coda. Fa anche buttare fuori Miranda diventando il protagonista assoluto degli ultimi minuti. 

Gosens: 5,5 Non è la serata migliore del tedesco che fatica ad entrare in partita. 

Kean: 6,5 Isolato, come un povero indiano nella riserva, o come l'ultimo dei soldati rimasto inerme nella giungla. Dura la vita dell'attaccante quando sei costretto a giocare così. Ha però una grande occasione all'80 ma gli manca l'istinto da bomber che ha avuto per gran parte della stagione, visto che calcia su Skorupski in uscita. Istinto che gli torna poco perché realizza da par suo il gol che decide la partita. 

Palladino: 6 Non deve essere stata una serata facile per lui, perché sentire la Curva che ti canta contro non è mai piacevole. Sul campo la sua squadra, trasformata per la circostanza, conferma sostanzialmente quanto fatto vedere nel corso della stagione, ovvero la sua propensione a giocare sugli avversari, lasciando l'iniziativa prevalentemente agli altri per provare a colpire in contropiede. 


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