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Il dirigente viola Daniele Pradè. Foto: Fanfani/Fiorentinanews
Il dirigente viola Daniele Pradè. Foto: Fanfani/Fiorentinanews

Se si considerano il rinnovo di De Gea e i riscatti di Gosens e Fagioli, indubbiamente si è fatto un passo avanti rispetto alle scorse stagioni quando ruoli chiave come quello del portiere, ad esempio, si rivelavano ogni estate un tabù. Da qui a dire che la Fiorentina possiede un'ossatura importante per la prossima stagione, però, ce ne passa eccome.

Troppi titolari in dubbio

Ad oggi, immaginare un undici titolare della nuova Viola di Pioli è pressoché impossibile. Troppi i punti interrogativi sui calciatori attualmente in rosa: sul futuro di Comuzzo, Pongracic, Mandragora, Dodo (praticamente ai saluti), Gudmundsson e Kean, ad oggi non si hanno certezze. A questi vanno aggiunti i mancati riscatti di Adli e Cataldi, che comunque rappresentavano due titolari a tutti gli effetti.

E dunque… un'altra rivoluzione

Se non sarà rivoluzione com'è stato in altre stagioni, dunque, poco ci manca. Per l'ennesima volta non si tratta solo di aggiungere qualche tassello per rinforzare una rosa già assemblata, bensì di individuare calciatori nuovi e possibilmente importanti in reparti chiave come il centrocampo, le corsie esterne e l'attacco. Il mercato è appena iniziato, e di nuovo per la Fiorentina ci sarà un bel po' da fare. 

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