C'è un momento in cui a forza di espedienti e giochetti psicologici non si riesce più ad andare avanti. E quel momento se non altro sembra vicino per José Mourinho, il capopolo giallorosso, una sorta di pifferaio magico, abilissimo a portare i tifosi giallorossi dalla sua parte e a convincerli che in atto ci sia un gigantesco complotto ai loro danni. 

Ieri lo Special One si è chiuso, d'accordo con il suo club, in un silenzio stampa che fa tanto ripicca per i due rossi, sacrosanti, comminati a Zalewski e Lukaku. D'altronde i sorrisini ironici mostrati in panchina erano emblematici. E subito dopo il fischio finale, ha abbandonato l'Olimpico di fretta. Niente interviste in portoghese dunque: la trovata post Sassuolo, quando dopo aver condizionato il match con dichiarazioni discutibili su arbitro e Berardi, si era espresso nella sua lingua madre. Stavolta il silenzio e tutto sommato vien da dire che abbia fatto una miglior figura a fare così.


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