Harder: "Rimanere alla Fiorentina è quello che voglio. De Gea la persona più umile che abbia mai conosciuto. Lo prendevo sempre alla playstation e ritrovarlo in squadra è stato..."

Un fiorentino che ha la Fiorentina nel cuore, Jonas Harder, ha concluso il proprio percorso nel settore giovanile viola e, dopo aver perso la finale scudetto con la Primavera viola, è pronto a gettarsi nel mondo del professionismo.
“Ovviamente è stata una sconfitta molto pesante da mandar giù - racconta a Harder a Tuttomercatoweb - Perdere una finale fa sempre molto male, ma perderla da capitano forse è anche un pizzico peggio, perché la fascia ti dà delle responsabilità in più e ti senti maggiormente responsabile. Per quanto riguarda la partita in sé non c’è molto da dire purtroppo. Eravamo arrivati molto stanchi all’appuntamento contro l’Inter, sia fisicamente che mentalmente".
Esordio in prima squadra
Sul suo esordio in prima squadra avvenuto in Conference col Lask ricorda: "E' stata un’emozione indescrivibile. Come ho vissuto l’ingresso in campo? L’ansia ce l’avevo più nei minuti precedenti, quando stavo aspettando in panchina. Una volta in campo ero molto tranquillo e determinato. Certo, essere entrati sul 5-0 in una partita finita 7-0 magari mi ha aiutato, però avevo la testa libera e serena”.
De Gea
Harder ha un aneddoto su De Gea: "Lo prendevo sempre alla Playstation e ritrovarlo in squadra è stato incredibile. Ti chiedi cosa ci faccia lì nello spogliatoio con me. Però poi lo conosci e capisci la sua umiltà. Non esagero nel dire che David sia l’uomo più umile che abbia mai conosciuto. Forse è stata proprio questa la sua più grande forza”.
Futuro
Sul suo futuro: “Rimanere alla Fiorentina sarebbe bello, non posso negarlo. Però non chiudo nessuna porta. Vedremo nei prossimi mesi. L’obiettivo è quello sì. Sarebbe un grande orgoglio. Da piccolo la Fiorentina metteva a disposizione dei suoi tesserati alcuni biglietti per le partite e io non me ne perdevo una, anche se mai avrei immaginato di giocare al Franchi un giorno”.