Bellinazzo: "Offerte indecenti dall'Arabia? Rendono felici i presidenti di Serie A ed anche i calciatori, meno i tifosi. L'Al-Hilal ha espresso il gioco migliore al Mondiale per Club"

Il giornalista de Il Sole 24 ore e di Calcio e Finanza Marco Bellinazzo ha parlato a Radio Bruno, analizzando soprattutto il tema del calcio arabo in relazione alle offerte di Al-Qadisya prima e Al-Hilal poi.
‘In Arabia le realtà calcistiche possono fare tutto e il contrario di tutto’
“Il mercato per il calcio è sempre più globale e bisogna fare i conti anche con le offerte che arrivano dall'Arabia. Il problema è che ci troviamo in un sistema in cui abbiamo da una parte i club europei, che hanno regole di sostenibilità economica, come il fair play finanziario, anche se applicato a volte duramente altre in maniera più tenue, dall'altra ci sono realtà che non hanno lo stesso tipo di limiti e controlli come quelli arabi, che possono permettersi tutto e il contrario di tutto. Uno stato dei fatti che meriterebbe qualche analisi in più”.
‘Le offerte dall’Arabia rendono felici presidenti e calciatori'
“I presidenti dei club a cui vengono fatte queste offerte indecenti dall'Arabia sono molto felici, così come lo sono i calciatori che le ricevono… lo sono un po' meno i tifosi, coloro che ancora seguono il calcio per passione e si vedono strappare i protagonisti delle proprie squadre a suon di milioni, dovendo accettare l'idea che i cambiamenti avvengano sempre più rapidi. La Serie A è un calcio in cui attualmente è difficilissimo se non impossibile trattenere chi si mette in luce, perchè ci sono campionati o più ricchi come quello saudita o più attrattivi, come la Premier League".
“L'Al Hilal al Mondiale per Club ha espresso il gioco migliore, ha giocatori fortissimi. I sauditi non vogliono far concorrenza ai club europei, ma costruire un nuovo modello di società araba molto più ampio, più aperto. La popolazione è molto giovane, si sta costruendo una società in cui ci sono diritti anche alle donne e ai giovani, non paragonabili all'Occidente ma molti diversi rispetto al passato; una società che si apre all'entertainment, con il calcio che è una piattaforma mediatica per amplificare il messaggio”.