Rimanere a Firenze con un nuovo allenatore o andare a provare il "salto"? Mandragora è di fronte a un bivio

Da giocatore screditato, additato e bistrattato a… colonna del centrocampo della Fiorentina. Che fare ora con Rolando Mandragora? La sua miglior stagione a Firenze, e in assoluto della sua carriera, non ha lasciato nessuno indifferente, nemmeno i suoi “odiatori” seriali. E adesso, con il contratto in scadenza fra meno di un anno, le contendenti si fanno avanti. Dall'Italia e non solo.
L'exploit con Palladino e la sua miglior stagione a Firenze (e in assoluto)

E' strano parlarne in questi termini dopo una serie di stagioni mediocri - e non abbiamo timore nel definirle così - in maglia viola. Paradossalmente, Mandragora è venuto fuori con un allenatore che, nel suo periodo d'oro, quello delle otto vittorie consecutive, non lo prendeva nemmeno in considerazione, anche perché reduce da un lieve infortunio al ginocchio. Ma ora il mediano napoletano deve tanto al suo conterraneo. Senza Palladino probabilmente non avrebbe racimolato 15 gettoni fra gol e assist in una sola stagione. Un bottino (quasi) da attaccante - sicuramente più ricco di quello del numero 9 della Fiorentina… Mandragora è comunque un giocatore duttile: può giocare sia davanti alla difesa che dietro alle punte, posizione nella quale può lasciar esplodere il suo preciso e potente mancino. Di Gregorio ne sa qualcosa. E con Pioli non avrebbe grandi problemi: che sia 3-5-2 o 4-2-3-1 il modulo scelto dal nuovo allenatore, posto per lui ci sarebbe in ogni caso. E il tecnico, che presto farà capolino al Viola Park, lo terrebbe con sé volentieri. Una risorsa così, anche in ottica spogliatoio, non è da buttare.
Rimanere con un altro, nuovo allenatore o andare a fare il “salto” in Europa?
Ma, come dicevamo, gli interessamenti non mancano. Un avversario dell'ultima Conference League, il Betis Siviglia, ci sta seriamente pensando per andare a tappare la possibile partenza di Cardoso. Al Benito Villamarìn Mandragora non era riuscito a lasciare il segno, mentre al ritorno al Franchi aveva propiziato eccome il gol del momentaneo pari di Gosens. Non solo Spagna comunque. Anche Italiano lo riprenderebbe volentieri fra le sue righe, con la prospettiva - per il giocatore - di fare il “salto” in Europa League. Competizione che gli proporrebbero anche gli andalusi. Per Pradè, però, si tratta di un punto fermo della squadra. Avendo compiuto (nei giorni scorsi) 28 anni, la sua valutazione non può essere altissima, ma i discorsi non partirebbero al di sotto dei 15 milioni di euro. Il club vorrebbe tenerlo, con lui e Fagioli la mediana sarebbe già sistemata, tuttavia bisogna sempre confrontarsi con le proposte del mercato. E dopo una stagione così proficua come quella del numero 8 è probabile che si presentino sul piatto offerte appetitose…