Se Atene piange, Sparta non ride. Anche la Roma non se la passa bene: costretta a vendere per non rischiare nulla con la Uefa

Nelle scorse ore quotidiani e siti internet sottolineavano la situazione economica della Lazio di Lotito, che per motivi legati alla propria liquidità difficilmente potrà svenarsi sul mercato. E questo ha messo in dubbio il futuro di Maurizio Sarri, che ha comunque confermato la sua volontà di tornare sulla panchina dei biancocelesti. Ma se Atene piange, Sparta non ride: dall’altra sponda del Tevere infatti la situazione è tutt’altro che migliore. La Roma è infatti impegnata in una vera e propria corsa contro il tempo per definire alcune cessioni strategiche entro il 30 giugno, data ultima per rispettare i paletti del Fair Play Finanziario.
La corsa contro il tempo della Roma
Il club giallorosso è costretto a vendere e far cassa, per non cadere in eventuali penalizzazioni e multe da parte dell’Uefa. E tra i nomi in uscita uno dei principali candidati a lasciare la capitale è senza dubbio quello di Angelino, che secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb potrebbe finire in Liga Spagnola: su di lui è forte l’interesse del Girona. Le negoziazioni tra il club capitolino e la società catalana sono in corso, con la speranza di raggiungere un accordo a breve. Sebbene Angelino fosse stato inizialmente accostato all'Al-Hilal, quella trattativa non è progredita, aprendo la strada a nuovi interessamenti. Ora, oltre al Girona, anche l'Al-Nassr e il Sunderland sono in corsa per l’esterno.
I giallorossi hanno bisogno di 12-13 milioni entro pochi giorni
La pressione sulla Roma è massima: il club ha bisogno di generare i necessari 12-13 milioni di euro in plusvalenze entro le prossime 48 ore. La cessione di Angelino è un tassello fondamentale in questa strategia finanziaria, e la dirigenza giallorossa è intenzionata a trovare una risoluzione rapida per centrare gli obiettivi economici.