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L’ultimo ricordo del Franchi lo abbiamo con il pareggio tra Fiorentina e Milan, giocata il 22 febbraio, poco prima del lockdown nazionale. Sugli spalti ben 39.769 persone, per un incasso complessivo di quasi 800mila euro. Tra pochi giorni il tanto discusso Franchi riaprirà le porte al calcio ma i botteghini rimarranno chiusi. Le società dovranno fare a meno degli incassi dei biglietti perché gli stadi rimarranno deserti quasi sicuramente fino a fine stagione. La volontà di tutti è quella di riportare i tifosi allo stadio il prima possibile, come detto oggi da Gravina, sia per un fattore economico, sia per un grosso ritorno di immagine del nostro campionato. Le priorità però al momento sono altre, vista l’incertezza che incombe su un campionato che riparte ma non si sa se sarà portato a termine. Nella remota ipotesi che ci sia l'ok per riaprire gli stadi al pubblico prima della fine del campionato la precedenza sarà data agli abbonati, per poi procedere a una riapertura completa. Intanto c’è chi allo stadio c’è già tornato. In Serbia ieri si è giocato in 200esimo derby tra Partizan Belgrado e Stella Rossa, rigorosamente a porte aperte. 20 mila persone, tutto esaurito. Atmosfera mozzafiato. Qui in Italia ci sarà ancora da aspettare, ma isto cosa abbiamo passato, meglio qualche settimana in più senza gradoni che un altro incubo da evitare a tutti i costi.


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