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Mauro Lodovisi, coordinatore della consulta dei tecnici di Campi Bisenzio, ha parlato a Bisenzio7 della possibile realizzazione del nuovo stadio della Fiorentina: "Realizzare lo stadio a Campi è pacifico che sarebbe una scelta auspicabile che valorizzerebbe tutto il nostro territorio. In tal senso Campi avrebbe, all'interno dei propri confini, una struttura di grande interesse al contrario delle logiche che hanno sempre visto la città ricettacolo di insediamenti scomodi. Si riuscirebbe ad invertire una tendenza storica e Campi potrebbe tornare ad essere vista come area appetibile".

Continua così Lodovisi: "Se però devo esprimermi sulla fattibilità dell'opera, ritengo sia molto improbabile che lo stadio possa essere edificato a Campi Bisenzio. In primo luogo vedo difficile che il Comune di Firenze prenda in considerazione un'ipotesi diversa e fuori dalla cintura della città del Giglio rinunciando ad avere un simbolo importante. Si tratta di un aspetto non secondario visto che poter poter realizzare l'infrastruttura sportiva, sarà necessario avere le autorizzazioni anche dalla città Metropolitana e dalla Regione soprattutto per realizzare tutti quelli adeguamenti che sarebbero necessario per migliorare la viabilità, realizzare idonei parcheggi e istituire forme di collegamento del trasporto urbano. Altra questione è relativa alle risorse economiche necessarie. L'ipotesi presentato oltre dieci anni fa dai fratelli Della Valle era sostenibile perché accanto allo stadio si prevedeva di realizzare hotel, appartamenti ed altre strutture che consentivano di di ammortizzare i costi di investimento e ricavare un utile. Il progetto fino qui ipotizzato dal nuovo proprietario della Fiorentina mi pare al momento poco sostenibile".

Lodovisi si sofferma poi sull'esistenza di possibili vincoli: "Presso l'area individuata possono sussistere problematiche relative all'eccessiva vicinanza al sito storico di Villa Montalvo, all'area protetta di Focognano o alla vicinanza con l'area autostradale. Il comune di Campi, proprio in queste settimane, sta rinnovando gli strumenti urbanistici ed entro la fine del mese sarà adottato il nuovo piano strutturale. Da questo punto di vista il momento è propizio per rinnovare gli strumenti urbanistici preordinandoli a tutta l'operazione e rendendo possibile l'edificazione dello Stadio. Tempistiche? Se davvero si volesse perseguire questa strada, ci vorrebbero almeno dieci anni per perfezionare un iter complicato, tutto da imbastire da zero, convincere le autorità superiori, schivare e superare eventuali ricorsi e poi dare avvio al cantiere. L'unica ipotesi realizzabile? E' ammodernare l'Artemio Franchi".

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