Fabregas: "De Gea è una leggenda e a Firenze fa ancora miracoli, ha ritrovato la fame giusta. Abbiamo iniziato sei anni fa ma in un anno e mezzo abbiamo impennato il livello"

In conferenza stampa il tecnico comasco Cesc Fabregas ha parlato del successo sulla Fiorentina:
"Una cosa che ho imparato in Italia è che si sa tutto e infatti non dico mai chi gioca fino a due ore prima della partita. Per cui mi aspettavo che la Fiorentina giocasse così. E’ stato più demerito nostro iniziale che merito loro, siamo stati un po’ troppo fedeli alle nostre idee perché ci sono momenti di partita dove ti pressano con energia, per cui non è una vergogna andare anche lunghi. Quando lo fai 3-4 volte loro si abbassano e perdono energia ed è quello che è successo. Quando la squadra ha capito la partita è stata una grande prestazione, era molto difficile dopo un inizio difficile girarla così. Non è solo la vittoria la questione.
Abbiamo iniziato appena 6 anni fa, abbiamo alzato molto il livello nell’ultimo anno e mezzo. E’ molto chiara l’identità che vogliamo portare qua ma stiamo lottando contro club che hanno 100 anni di storia. Sapete come giocavamo in Serie B, blocco basso, palla a Cerri o Cutrone: è cambiato tutto in un anno e mezzo per cui ci vuole tempo. Un giorno perderemo punti o partite ma è più importante la mentalità. L’anno scorso non vincevamo partite all’inizio ma poi abbiamo chiuso decimi perché abbiamo continuato.
De Gea quanto può giocare? E’ una leggenda del calcio, è un ragazzo d’oro e ho avuto la fortuna di giocare con lui. Ancora ti fa delle parate come quella su Sergi Roberto per cui stavo già esultando. A Firenze ha fatto tanti miracoli e sono contento per lui. Ho parlato con lui l’anno scorso per portarlo a Como, alla fine non abbiamo trovato l’accordo ma sono contento perché si vedeva che aveva ritrovato la fame di giocare, sentendosi umile e felice anche se veniva dal Man Utd e dalla Nazionale spagnola".