Che il Coronavirus abbia avuto una ricaduta importante sull'Italia è fuor di discussione. Anche la Fiorentina, suo malgrado, ne ha fatto le spese. Direttamente, perché sono stati diversi i giocatori e i membri del club contagiati. Ma anche indirettamente, con i progetti che erano in ponte. Il più importante dei quali riguarda la costruzione del nuovo centro sportivo a Bagno a Ripoli.

L'esplosione dell'emergenza sanitaria ha determinato un primo ritardo per quest'opera: ci vorrà un mese in più per l'approvazione del progetto in via definitiva. L'appuntamento è per i primi giorni del mese di ottobre (invece che ad inizio settembre come previsto in un primo momento).

Le complicazioni ci sono e ci saranno, inutile nascondercelo, anche se sui cantieri probabilmente le maglie del Governo saranno più larghe a partire dai prossimi mesi. Però è anche vero che la svolta per i viola da questo punto di vista è dietro l'angolo. La Fiorentina avrà una nuova casa, un nuovo impianto dove poter far allenare al meglio le proprie squadre e dove potersi costruire i talenti del futuro. Una svolta attesa da anni, anzi da decenni per una società che era costretta a dividere le formazioni del suo settore giovanile in tre impianti diversi, sparsi per la città. Un progetto moderno e ambizioso e che costerà circa una settantina di milioni di euro al presidente Commisso.


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