Come se non bastasse il record negativo di punti in Serie A del post fallimento, la Fiorentina è a un passo da un altro primato tutt'altro che invidiabile: quello del ritardo nella scelta definitiva del tecnico. Ormai infatti siamo quasi a luglio e, tolto lo Spezia che di questa situazione è sostanzialmente vittima, in Serie A solo la Sampdoria del suo pirotecnico presidente Ferrero deve ancora trovare una soluzione. La società viola aveva avuto il merito di scegliere prima di tutti, con Gattuso, a fine maggio: ma se il rapporto è durato appena 20 giorni evidentemente la scelta non era quella giusta, a prescindere da chi poi avesse ragione.

C'è un precedente emblematico che dà l'idea di quanto sia clamoroso ciò che sta accadendo ed è la conferma di Emiliano Mondonico dopo lo spareggio vinto con il Perugia e il ritorno in Serie A: era il 2004 e la sfida di ritorno con gli umbri fu il 20 giugno. Impossibile fin lì programmare o fare scelte, con la categoria ancora in bilico. Il 28 giugno arrivò la decisione e Mondonico fu confermato in panchina: non fu la scelta migliore, a posteriori, ma questo è un altro discorso. Perfino allora, dopo una promozione in extremis e una stagione che quell'anno partì a metà settembre (quasi un mese dopo rispetto alla prossima), la Fiorentina di questi tempi si era sistemata.


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