Tra gli allenatori che in queste settimane sono stati accostati con più insistenza alla Fiorentina c'è sicuramente quello di Ivan Juric. Il tecnico, che tanto bene sta facendo col Verona, sembra il candidato principale per la panchina viola in caso di partenza di Iachini. La nostra redazione ha dunque contattato Giorgio Perinetti, direttore generale del Genoa proprio negli anni in cui era allenato da Juric:

Che tipo di allenatore è Juric? Quali sono i suoi punti di forza?

"Al Genoa ha avuto due esperienze, nessuna delle due felici perché i risultati mancavano nonostante le sue qualità fossero indiscutibili. È preparatissimo, ha un modo tutto suo di interpretare il calcio e far giocare la sua squadra. Penso sia meglio averlo da inizio campionato, perché ha bisogno di tempo per impostare le sue idee e farle seguire ai giocatori. Il suo calcio è fatto di grande ritmo e intensità. In più Juric ha una grande visione e sa far migliorare i giocatori individualmente, specialmente i giovani che mette sempre in campo senza paura. Ne sono un esempio Kumbulla, Romero e Pellegri".

Pensa che sarebbe pronto per allenare una squadra come la Fiorentina, che il prossimo anno vuole tornare in Europa?

"Si, credo che sia sicuramente pronto. C'è da dire una cosa però: quando si prende Juric bisogna sposare completamente la sua linea. Bisogna assecondarlo, prendere giocatori adatti al suo gioco. Non si può pensare di prendere Juric e poi imporgli gioco e giocatori che vuole la società".

Quindi Juric è un allenatore che sul mercato lavora a stretto contatto con il direttore sportivo?

"Lui propone le sue idee alla società. Per esempio Rahmani, Ambrabat e Kumbulla sono stati tutti suggerimenti suoi al Verona. Ha diversi contatti col calcio croato e belga, è uno che collabora molto con il direttore sportivo nella gestione degli acquisti".

 


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