Il soprintendente Andrea Pessina, è stato intervistato da La Repubblica. Nel corso della chiacchierata col giornale ha anche toccato il tema del rifacimento del Franchi e dei rapporti avuti con la Fiorentina sull’argomento: “Esaminerò il progetto nel dettaglio solo quando e se mi sarà richiesto dalla nostra Direzione generale, alla quale spetta ogni decisione. Credo che un giudizio equilibrato non possa non tener conto della relazione della Commissione ove si troveranno sicuramente molte risposte ai tanti dubbi che il progetto ha sollevato. Ma mi si permetta di dire che il vincolo sullo stadio di Nervi è la cosa di cui sarò sempre più orgoglioso. Risultato di una mobilitazione nazionale e internazionale. La sua demolizione sarebbe stata macchia gravissima sulla coscienza di Firenze. Capisco la delusione della Fiorentina, ma ciò che si chiedeva non era fattibile“.
E ancora: “A volte ho l’impressione che piaccia immaginarmi come un signorotto bizzoso che boccia questo o quel progetto a suo piacimento, invece dietro le scelte c’è il lungo lavoro dei miei funzionari. Sarebbe interessante un giorno far vedere come sarebbe oggi Firenze se certi interventi non fossero stati da noi fermati”.
A Firenze ci vorrebbe Pessina, sì…. ma Matteo quello bravo, quello dell’Atalanta. Comunque W il Franchi rabberciato a vita. Tra 400 anni dopo una ventina di rererestyling e tre auditorium/curve ci sarà un viavai di turisti giapponesi, amerihani, ecc. che faranno il volo apposta per vedere il Franchi. Ad oggi non mi pare che sia così visitato. Intanto restano stipate le opere d’arte nei magazzini per mancanzadi spazi…. ma la Sovraintendenza da illuminata quale è vede il futuro, noi poveri incolti si guarda il dito e si vede solo il presente.
Con questi personaggi per forza che l Italia e’ peggio del terzo mondo!!!!!
È purtroppo ha funzionari come questo che Firenze,ma io direi l’ Italia è indietro 50 anni.Avesse il buon gusto di tacere
Ti sei accorto al momento giusti se non c era Commisso tu, la fondazione e tutta la combriccola ci faceva pisciare nelle latrine indiane per altro 20anni…
Bravo sei un dipendente di tutti noi …esemplare
Continua però …
Io tendenzialmente non sono contrario alla tutela dei beni naturali, artistici e architettonici. Un paese civile lo deve fare. Il problema italiano sta nelle norme e enti chiamati in causa. Troppi. E il troppo non è sinonimo di maggiore tutela, ma solo di maggore possibilità di corruzione, che è un altro male atavico del paese guarda caso. Questo sistema non consente di avere tempi certi e decisioni definitive. Questo per chi vuole investire è inaccettabile, se ci pensate è piuttosto ovvio. Per coloro che vorrebbero ascrivere questa situazione di eterna incertezza ad una o l’altra parte politica dico, informatevi ignoranti
Invece mettergli un cappello sopra per nascondere tutto il vecchiume e farlo passare per un restauro di un’opera d’arte è una medaglia da appuntare al petto. Ma poi chi se ne frega del Franchi, bastava dare a Rocco un terreno per farselo nuovo e del Franchi potevate farne quello che volevate, compresi i parenti di Nervi.
Caro Pessina, come ogni burocrate, si difende dietro regolamenti e vincoli datati.
Ma si chiede come era oggi Firenze se Brunelleschi e il Poggi non avessero avuto la determinazione, il coraggio e la volontà di trasformare Firenze???
Porre vincoli ad uno stadio di Cemento armato del 1930 è imbarazzante come lei che si rende orgoglioso.
Forse il sig Pessina ha ragione, chi ha sicuramente torto è la politica che non ha messo a disposizione un terreno adeguato per la costruzione di uno stadio di proprietà alla Fiorentina