Presidenti contro allenatori è un po' un classico del calcio, soprattutto nostrano, specialmente di quei presidenti invadenti che fanno molto anni '90 e una Serie A che non c'è più. Eppure al 2022, terzo anno di Rocco Commisso alla guida del club, di allenatori se ne sono alternati ben cinque: Montella, Iachini, Prandelli, (ancora Iachini), Gattuso e Italiano, tra chi è durato 23 giorni (l'ex Napoli) a chi è stato esonerato e poi richiamato. E dire che il patron viola si è sempre detto poco incline a licenziare i suoi dipendenti ma evidentemente un ciclo vero e proprio non si è ancora stati in grado di aprirlo. Neanche con Iachini, l'unico apprezzato e acclamato pubblicamente come ricorda La Gazzetta dello Sport, da Commisso e che per buon senso decise di farsi da parte a fine campionato 2020/21. Un rapporto critico dunque ma che col calcio ha poco a che fare, vista la scarsa qualità vista con Iachini in panchina e i problemi ugualmente sorti con Italiano nonostante l'ultima ottima stagione. Un parametro di giudizio tutto proprio del presidente viola.


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