Che stagione strana, quella della Fiorentina. Un saliscendi di emozioni, un’altalena fatta di alti e bassi (i secondi nettamente più numerosi rispetto a quelli della scorsa annata). Considerando per l’appunto questa predominante discontinuità, che finora non ha permesso di ambire a traguardi stimolanti in campionato, i tifosi viola hanno trascorso anche lunghi periodi di noia e anonimato. Eppure questi ultimi mesi possono rivelarsi una grande sorpresa, grazie alle coppe.

Elencate le premesse, in certi momenti di questa stagione è stato complicato immaginare determinati orizzonti. Ma c’è da dirlo, la Fiorentina ha sfruttato le alternative alla sola Serie A per poter sognare in grande. E adesso può farlo, specialmente in Coppa Italia, dove è padrona del proprio destino nel doppio confronto con la Cremonese. Tuttavia, prima di pensare al mese di aprile, la Viola può tentare di dare ancora un senso al suo campionato e deve dimostrare di saper gestire una situazione di vantaggio in campo europeo.

I prossimi due impegni della squadra gigliata rappresentano l’entrata nella fase clou di tutta l’annata calcistica. Si comincia da oggi, da una partita che rappresenta ben più di un semplice antipasto della Coppa Italia: la Cremonese si gioca la vita per inseguire il miracolo salvezza, in ballo ci sono obiettivi pesanti. Poi la Fiorentina sarà attesa in terra turca, da un Sivasspor al quale non piace nascondere le proprie ambizioni, soprattutto al suo allenatore. Ma è complicato biasimarlo; effettivamente un solo gol di scarto non basta per chiudere virtualmente il discorso.

La Fiorentina può trarre un considerevole vantaggio da queste situazioni; spesso la squadra va in difficoltà contro le avversarie barricate in difesa, ma visto il contesto Cremonese e Sivasspor sono moralmente obbligate a giocarsela a viso aperto. E allora, in circostanze (se possibile) ancora più delicate, molto passerà dalla capacità della Viola di saper leggere e gestire i vari momenti della partita. Parole d’ordine: lucidità e cinismo.

Per Italiano e i suoi ragazzi, l’ultimo mese è servito molto per crescere e per invertire la rotta. Alle porte delle settimane decisive, il compito della Fiorentina è dimostrare di essere maturata abbastanza per permettersi un gran finale. Due banchi di prova così spinosi non lasciano spazio a distrazioni o amnesie.

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