L'allenatore viola Prandelli si sofferma poi su Sasha Kokorin e la sua crescita faticosa di condizione: "A livello inconscio ha ancora qualche problema, perché fa una grande mole di lavoro ma senza quel cambio di passo che servirebbe per cui mentalmente è ancora un po' condizionato".

Il tema dell'umore di Commisso e dei messaggi alla squadra: "Quando parla il presidente va ascoltato, i messaggi che manda sono dettati dalla situazione e dalle difficoltà, sono stato criticato perché mi dicono che difendo la società. Io difendo le persone, mi metto in testa che Commisso e Barone sono soli in una città difficile e complicata, dovendo combattere con qualsiasi situazione, politica, sportiva, gestionale, per cui umanamente gli sono sempre vicino. Prima della partita il presidente ci ha detto cose giuste e pesanti ma è normale che sia così. Nello spogliatoio ci si dice di tutto, poi fuori io difenderò sempre la Fiorentina e i miei giocatori ma è chiaro che gli chiedo qualcosa di più. Da questo punto di vista la squadra mi sembra molto unita e compatta, per cui sono molto fiducioso".

E poi gli errori difensivi, che nelle ultime uscite hanno condannato la Fiorentina: "E' chiaro che errori ce ne sono, il centrocampista non è stato marcato, il cross è stato valutato male, ci sono molte cose da correggere e su cui si lavora. Ma la cosa più importante è che in determinati momenti ci deve essere la capacità di pensare al risultato e non subire gol".


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