Cesare Prandelli sta bene ed è negativo. Oggi è tornato ad allenare. Ma in questi giorni, negli allenamenti quotidiani, niente è cambiato. Prandelli è sempre stato presente, grazie alle nuove tecnologie, e ogni giorno ha parlato alla squadra. Prima e dopo ogni allenamento, ogni seduta, per far sentire a tutti la sua vicinanza, per far capire a tutti l’importanza di una partita che andrà vinta. In sintesi: se facciamo le cose per bene, se ripartiamo dalle buone cose di San Siro, potrà cominciare un nuovo campionato per tutti noi, questo il messaggio trasmesso. Occorrerà, chiaramente, una continuità di risultati e di prestazioni che la Fiorentina, dallo scorso finale di campionato, non ha più mostrato di avere. Ma i test fisici dicono che la squadra sta crescendo dal punto di vista del fiato, ma soprattutto dell’intensità. Si sta lavorando molto su questo aspetto, al di là della tattica: sulla pressione, sugli spazi, sui contrasti. Fin da subito, contro il Genoa, Prandelli vorrà vedere una squadra corta, compatta, pronta ad attaccare l’area a avversaria. Tirando in porta non appena si creerà il giusto spazio, cercando il gol anche da lontano, facendo capire da subito di essere in partita. 

 

Lavorare sulle fragilità di una squadra che ancora squadra non è, confidando anche in un pizzico di fortuna che spesso e volentieri è decisiva. Ma la fortuna, come sottolineato da Prandelli, la si può trovare solo in area di rigore. E in area di rigore bisogna arrivarci, con insistenza, cosa che è riuscita poco e male ai viola in queste ultime settimane. Insomma, nonostante la rabbia per non poter essere fisicamente a fianco della squadra in questi giorni, Prandelli ha portato i campini a casa sua. Nella sua abitazione di San Frediano, dove, mattina e sera, è in costante collegamento con Campo di Marte. E con l’America dove un Commisso molto silenzioso di questi tempi, rimane aggiornato su tutto. E confida nel fatto che, presto, il lavoro di queste settimane comincerà a dare i propri frutti. 

💬 Commenti